La LNDC della sezione di Salerno ha lanciato un appello per individuare e punire il responsabile dell’uccisione di Chicca, una povera cagnetta di sei mesi ammazzata in modo barbaro a calci e pugni. “Chi ha fatto questo non merita compassione e va assicurato alla giustizia”, afferma LNDC in una nota.
La Lega Nazionale Difesa del Cane della città campana ha parlato di condizioni orribili nelle quali Chicca è stata ridotta, e ci sarebbero infatti diverse testimonianze ed anche un video ad attestare quanto subito dallo sfortunato quattrozampe, tutti realizzati da persone che hanno assistito alla scena della sua uccisione in presa diretta.
Eppure nessuno di loro ha fatto qualcosa per evitare che Chicca morisse. A dire il vero, questo mostro una identità ce l’ha, con la Polizia Municipale di Salerno che dopo una accurata indagine è riuscita a scoprire chi fosse. Fonti locali parlano di un pregiudicato di 59 anni, il quale però è ancora in libertà e magari potrà fare di nuovo del male ad altri essere indifesi, visto che a quanto pare non sono previsti il fermo preventivo o l’arresto per reati riguardo all’uccisione di animali.
L’aguzzino è stato colpito soltanto da una denuncia a riguardo, ma per uno dalla fedina penale come la sua, questo provvedimento deve pesare poco o nulla. Ed al massimo rischierebbe una pena detentiva dai 4 mesi ai 2 anni. La sua difesa consterebbe nel fatto che Chicca sarebbe caduta da un balcone.
Piera Rosati, presidente nazionale della LNDC, alza la voce e chiede invece che si colpisca questa persona con estrema severità: “Serve il pugno di ferro, non è accettabile che una persona sia libera di andare dove vuole dopo aver compiuto una simile atrocità. Tra l’altro parliamo di un pregiudicato, un individuo quindi potenzialmente pericoloso, e come aggravante c’è il fatto che la sua vittima fosse una cagnetta indifesa di pochi mesi di vita”.
“Peggio di così cosa potrebbe succedere? Quando capirà chi di dovere che c’è bisogno di pene severe per arginare casi orribili come questo? Serve inasprire i provvedimenti contro questi criminali per poter portare il necessario cambiamento culturale che impone il rispetto per la vita di qualsiasi essere”.
La LNDC ha fatto sapere che si costituirà parte civile nel processo ed intanto ha dato luogo ad una protesta per invocare a gran voce giustizia per Chicca. L’appuntamento si è tenuto ieri mattina a Salerno. L’episodio riguarda molto da vicino quanto successo ad inizio anno a Ferrara.
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