Il richiamo di Charlie: il cane gettato in un fosso da un’auto in corsa – VIDEO

Il richiamo di Charlie: il cane gettato in un fosso da un’auto in corsa – VIDEO

Impossibile ignorare il toccante richiamo di Charlie: il cucciolo di cane gettato in un fosso, come fosse spazzatura, da un’auto in corsa.

Charlie cane gettato auto
Charlie cerca casa (Facebook – ÈTv Marche)

Quanto di grave è accaduto in questi giorni al cucciolo di segugio di nome Charlie non è ancora stato archiviato. Mentre continuano le indagini per cercare di individuare i responsabili del crudele gesto, messo appunto dai vecchi proprietari del quattro zampe indifeso nei suoi nei confronti, i volontari dell’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) starebbero momentaneamente provvedendo a fare di tutto per garantire a tutto tondo la ripresa dell’esemplare.

Il richiamo di Charlie: il cucciolo di cane gettato in una fossa da un’auto in corsa – VIDEO

Charlie cane gettato auto
Charlie, il segugio dopo l’abbandono (Facebook – ÈTv Marche)

Il cucciolo è stato ritrovato – dalle guardie zoofile OIPA di Ancora – in una fossa delle campagne di Montemarciano. Charlie, così amorevolmente battezzato – con lo stesso nome dell’uomo che ha provveduto a trarlo il salvo dal suo stato di abbandono – giaceva sul terreno ancora irrimediabilmente spaventato a causa degli abusi subiti.

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Dopo essere stato lanciato da un’auto in corsa in un fosso, come se si trattasse di immondizia, il quattro zampe è fortunatamente riuscito a sopravvivere nonostante le elevate temperature del giorno e la terribile esperienza vissuta in prima persona. Secondo alcune ipotesi – ancora da accertare – avanzate da OIPA, Charlie potrebbe essere stato abbandonato poiché “non adatto alla caccia“.

Le guardie zoofile, in seguito al ritrovamento, hanno trasportato il segugio dal veterinario, che poi ha verificato quali fossero le sue condizioni di salute. Durante i primi accertamenti il segugio, pur rivelandosi sano fisicamente, non smetteva di “urlare di paura” difronte agli esseri umani. Si è appurato infine – durante i controlli di routine – di come il quattro zampe avesse anche alcune escoriazioni lungo il collo, probabilmente dovute al prolungato utilizzo di un collare troppo stretto.

Adesso l’OIPA di Ancora – in attesa di ricevere aggiornamenti utili a chiunque sia in possesso di informazioni per rintracciare i colpevoli dell’abbandono – ha diramato un appello per incentivare l’adozione di Charlie e rispettare il suo richiamo d’aiuto.

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Charlie potrà quindi presto essere accolto in una nuova famiglia, purché questa sia in grado di rispecchiare le sue necessità. Nelle clausole, che prevedono la regione Marche per l’adozione del segugio, risultano infine esclusi: i cacciatori e tutti coloro che lascerebbero che l’esemplare viva all’interno di un box.

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