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Cesenatico, salvata una grossa tartaruga impigliata in una rete

Una grossa tartaruga Caretta caretta è stata salvata nelle acque di Cesenatico: era rimasta intrappolata in una rete di un motopeschereccio. 

Tartaruga adulta salvata dal pronto intervento di un equipaggio di un motopeschereccio (Foto Facebook Cesena Today)

In questi giorni, caldi e di piena estate, abbiamo segnalato a quali rischi vanno incontro gli animali da spiaggia. Tra “torture da secchiello” e reti disparse in mezzo ai mari italiani, i rischi poc’anzi nominati sono davvero enormi. Per “torture da secchiello” s’intendono tutte quelle vicende comprendenti animali come meduse, granchi, pesciolini e stelle marine che vengono “pescati” per essere buttati, ad una elevate temperatura, dentro il secchiello di bambini poco educati fin dalla nascita: le colpe, ovviamente, sono tutte da attribuire ai genitori per una mancata e continua educazione.

Per quanto riguarda le reti, invece, parliamo di vere e proprie “trappole umane”, gettate da persone noncuranti del benessere e della vita degli animali viventi nelle acque dei mari italiani. Il fatto di oggi, fortunatamente, non riprende l’argomento poc’anzi citato: ma una semplice rete di un motopeschereccio a fungere quasi da “trappola” per una grossa tartaruga, che per poco non ci rimetteva le penne, o meglio, i propri polmoni, piatti e sottili. Fortunatamente,lo stesso veicolo è riuscito a mettere in salvo l’animale in questione.

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Pilar, la grossa tartaruga salvata da una morte certa: la rete “dell’uomo saggio”

Tartaruga marina (Foto Pixabay)

È stata battezzata proprio con il seguente nome: Pilar. Una grossa tartaruga marina adulta che è stata recuperata nelle acque di Cesenatico, piccolo comune d’Italia della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. L’esemplare, una femmina di Caretta caretta con un carapace di 75 centimetri, è stato salvato da un motopeschereccio impegnato nell’ultima giornata di pesca nell’Alto Adriatico.

La nostra “amica” era rimasta impigliata nella rete dello stesso motopeschereccio. L’equipaggio a bordo, però, si è fatto trovare pronto per sbrogliare subito la situazione. Un team addestrato sulle manovre di primo soccorso proprio delle tartarughe marine. Dopodiché, la bellissima tartaruga è stata affidata alla Fondazione Cetacea, situata al Centro di recupero cura e riabilitazione di Riccione.

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Ricoverata con i sintomi di un principio di annegamento, eventualità che può accadere perché le apnee delle tartarughe non sono infinite, ora sta bene e in fase di recupero, pronta a tornare a nuotare nelle acque italiane.

 

 

Davide

Laureato in Scienze della Comunicazione con tesi in Filosofia del Linguaggio. Dal 2017 Iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Autore di due libri sul tema del viaggio: "Il cuore arriva dove gli occhi non vedono" (uscito nel 2019) e "Di notte è tutto più chiaro" (uscito nel 2023). Attratto dal mondo degli animali anche grazie alla fotografia, altra espressione del suo essere.

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Davide

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