Le incredibili immagini di un cervo che si è tuffato nelle acque del mare: accanto a lui nuota anche un grandissimo esemplare di orca.
Se si pensa a un cervo le immagini che subito appaiono alla mente sono quelle delle foreste di conifere, dei boschi, delle colline o delle montagne. Se si pensa invece a un’orca subito appariranno immagini legate al mondo marino. Di certo sarà quindi difficile immaginare i due animali vicini. Eppure in natura tutto è possibile, anche vedere un cervo nuotare accanto a un’orca. Così è accaduto pochi giorni fa in un’isola poco distante dalla costa del Canada a un gruppo di turisti che, durante un’escursione di whale watching, hanno documentato l’incredibile (quanto pericoloso) evento in immagini a dir poco suggestive.
Le foto del cervo che nuota accanto al cetaceo marino sono state condivise sulla pagina Facebook del Pacific Whale Watch Association, un «tour operator impegnato nell’educazione, nella conservazione e nell’osservazione responsabile della fauna selvatica» (così si legge sul profilo all’account social @Pacific Whale Watch Association: «Tour operators with a commitment to education, conservation, and responsible wildlife viewing»).
L’escursione turistica era stata organizzata dalla Island Adventures Whale Watching presso l’isola di Battleship, nell’arcipelago di San Juan (le San Juan Islands), un arcipelago che fa parte dello Stato di Washington situato nell’angolo nord-occidentale degli Stati Uniti d’America al confine con il Canada ed a poca distanza dall’isola di Vancouver.
Accanto a un esemplare di orca, conosciuto dalle compagnie turistiche e dagli abitanti del luogo con il nome di T124C “Cooper”, i turisti hanno visto un cervo che nuotava a poca distanza dal grande cetaceo. Nello scatto, che è stato realizzato dal fotografo naturalista Sam Murphy, è possibile vedere il cervo mentre nuota con la testa fuori dall’acqua a pochi centimetri di distanza dalle pinne dell’orca. Sul post condiviso su Facebook, la Pacific Whale Watch Association ha scritto: «Fortunatamente per questo cervo, T124C “Cooper” non era in vena di selvaggina!».
L’animale è un esemplare di cervo nobile (il nome scientifico secondo la classificazione tassonomica di Linneo del 1758 è Cervus elaphus), noto anche come cervo reale, cervo rosso o cervo europeo, un mammifero artiodattilo appartenente alla famiglia dei Cervidi. I cervi sono mammiferi che vivono in un areale molto vasto, nei territori dell’Europa e del Nord Africa fino all’Asia centrale, alla Siberia, all’Estremo Oriente e al Nord America. I cervi sono ottimi nuotatori; possono infatti essere osservati mentre si spostano in acqua o in mare da un punto a un altro delle isole in cui vivono. Le orche (note con il nome scientifico di Orcinus orca secondo la classificazione tassonomica di Linneo del 1758) sono mammiferi marini appartenenti alla famiglia dei delfinidi (cetacei odontoceti); sono animali sociali, che trascorrono tutta la vita insieme ai loro simili. Vivono in tutti i mari e in tutti gli oceani del mondo, dalle fredde regioni artiche e antartiche, fino ai mari tropicali, anche se preferiscono le acque fredde sia artiche che antartiche; sono considerate dei superpredatori in quanto si trovano all’apice della piramide alimentare. Secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (conosciuta con l’acronimo di IUCN dall’inglese International Union for the Conservation of Nature), alcune popolazioni locali di orche sono però considerate una specie minacciata e in pericolo a causa della distruzione del loro habitat, dell’inquinamento, della pesca e della cattura per il loro utilizzo nei parchi marini (soprattutto negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo). Vedere un cervo nuotare vicino a questi grandi e pericolosi cetacei non è certo uno spettacolo frequente. La Pacific Whale Watch Association ha spiegato che le orche preferiscono nutrirsi di foche, pinguini e leoni marini; ma non è escluso che l’orca avrebbe potuto attaccare anche il cervo. Le immagini dei due animali che nuotano vicini hanno sorpreso e emozionato migliaia di utenti del web, lasciando prima di tutto incantati i fortunati turisti che hanno preso parte all’escursione. (di Elisabetta Guglielmi) i
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