Dei bracconieri avevano posizionato una trappola illegale in un bosco: un giovane cervo ci è finito dentro, ma è stato liberato
Un cervo è finito in una trappola illegale, messa nel bosco da qualche bracconiere, ma è stato liberato e salvato da delle guardie forestali. Una storia che ha un lieto fine e che mostra come, a volte, delle persone che hanno a cuore i diritti degli animali possano rimediare al male che fanno degli uomini senza scrupoli, come i cacciatori di frodo.
La storia si è svolta nella zona boschiva di Ampara, nello Sri Lanka, dove alcuni bracconieri hanno messo delle trappole illegali per catturare dei cervi. Un esemplare giovane è finito dentro uno dei congegni ideati dai cacciatori di frodo. Per sua fortuna sono state delle guardie forestali a trovarlo, prima che lo facessero i bracconieri. I palchi (ossia quelle che comunemente vengono chiamate le “corna” del cervo) erano rimasti impigliati, impedendo all’animale di tornare sui propri passi.
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Così si è reso necessario l’intervento dei suoi soccorritori: quegli uomini hanno cercato di tagliare le funi alle quali l’animale era rimasto impigliato, provando a liberarlo senza arrecargli troppo danno. Il cervo era visibilmente spaventato: ha cercato di divincolarsi con tutte le sue forze, muovendo il capo e il corpo e procurandosi così alcune ferite. Tuttavia, nonostante non collaborasse, il cervo è stato portato in salvo dalle guardie forestali.
Tuttavia, prima di essere rimesso in libertà, il quattro zampe è stato medicato da dei veterinari. Una volta terminate le operazioni mediche, l’animale ha potuto riprendere la sua vita selvaggia, sperando di non incrociare mai più dei cacciatori sul suo cammino. Tutta la storia è stata immortalata nel video che si trova poco più in basso.
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Pare purtroppo che il bracconaggio sia una pratica diffusa nella zona di Ampara: gli abitanti del posto preparano trappole illegali per procacciarsi il cibo a spese degli animali del bosco. Fortunatamente per loro, gli agenti del corpo forestale pattugliano la zona in maniera costante, evitando che gli animali dei dintorni vengano presi e venga fatto loro del male.
Matteo Simeone
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