Quando scopre che il cervo è stato ferito al collo da una freccia denuncia il crudele gesto sull’esemplare indifeso.
Un mix di impotenza e incredulità ha accompagnato – il 4 settembre scorso – la scoperta e la consecutiva denuncia di un crudele atto di violenza contro un animale indifeso. Una testimone dell’accaduto ha raccontato quando subito dall’esemplare appartenente a una specie protetta e tutelata per legge – in Italia – sin dagli anni ’80, intervenendo con un post di denuncia sui social network e che ha lasciato senza parole gli abitanti del comune di Bisuschio, in Provincia di Varese. Un povero cervo, che si trovava a transitare nei boschi negli immediati rintorni di Pogliana, ha subito un vero e proprio attacco da parte dell’uomo.
Alcuni scatti del sofferente cervo – colpito al collo da una freccia – sono stati pubblicati nel pomeriggio sul gruppo Facebook “Sei di Cuasso se…”. L’esemplare si trovava, al momento della triste scoperta, al di là della recinzione che delimita l’inizio dell’area boschiva che si estende attorno al paese di Pogliana. La violenza subita dal cervo sarebbe soltanto uno dei più crudi esempi di quanto starebbe accadendo in questi ultimi mesi nella zona descritta.
Dopo lo sconcertante avvistamento del cervo colpito – con alte probabilità – da uomo armato di balestra, la persona che ne ha effettuato la scoperta ha segnalato la presenza dell’animale e quali fossero le sue condizioni alla Protezione Animali affinché potesse intervenire con tempestività per limitare i danni provocati alla sua salute. La persona che ha segnalato il cervo ferito ha informato i residenti della zona delle attività che starebbero prendendo sempre più piede nei boschi di Pogliana e nelle aree limitrofe. “Stanno cacciando i cervi utilizzando una balestra”, si legge su Facebook.
“Questa non è caccia“, ha poi sottolineato la testimone, “ma crudeltà vera e propria“. Difatti – come è ben noto – tra gli animali che si possono incontrare nei boschi: il cervo è una delle specie più innocue presenti sul territorio peninsulare ed è dunque da escludersi che quest’ultimo abbia potuto mettere a rischio – con la sua presenza – l’incolumità della persona che ha deciso di scoccare la freccia, aggravando ancor di più l’atto di violenza compiuto sull’animale.
Un profondo sentimento di sconforto e di manifesta indignazione è stato condiviso anche da alcuni residenti di Varesotto. Gli atti di violenza contro gli animali sul territorio sono stati poi confermati e decritti come in continuo aumento. La denuncia dell’accaduto ha infine invitato a chi ha la responsabilità di tutelare il benessere degli animali ospitati dalle riserve naturali circostanti a intervenire il prima possibile.
I volontari sono ancora sulle tracce del cervo che sembra essersi allontanato dalla zona in cui era stato avvistato in un primo momento. Si teme che la ferita possa infettarsi, aggravando dunque le condizioni del cervo. Si spera – dunque – che possa essere presto sottoposto a cure veterinarie. La freccia – come ha riferito l’informatore su Facebook – aveva trapassato il collo, rimanendo conficcata tra l’orecchio e la mandibola dell’animale.
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