Cerbiatto nel lago ghiacciato, salvato grazie al tempestivo intervento di un ufficiale è stato affidato alle cure di un veterinario
Uno sfortunato caso che diventa l’emblema della forza che proviene dal “bene” solidale. Quel bene che è in grado di fare miracoli e spesso di salvare vite. Siamo a Wyoming negli Stati Uniti. Un cerbiatto precipita in uno stagno parzialmente ghiacciato, non riesce a sollevarsi e rischia di morire congelato ma l’intervento di un ufficiale della Contea dello Sceriffo di Sublette pone rimedio alla drammatica vicenda.
Lo sceriffo trascina fuori dall’acqua il piccolo cervo, avvalendosi dell’aiuto di una corda infilata al collo, grazie alla quale libera l’animale. Quest’ultimo, trovato senza forze è stato affidato alle cure di un veterinario che si occuperà di lui. Il piccolo può ritenersi fortunato per lo scampato pericolo e tornare felice dalla sua mamma. Ma quali sono le sue caratteristiche? Vediamole insieme.
Il cerbiatto è un cucciolo di cervo che si suddivide in numerose sottospecie ripartite tra l’Europa, l’Asia, l’America settentrionale e il Nordafrica. Fisicamente si presenta come un esemplare snello e allungato, il muso dritto e sottile, gli occhi medi come grandezza ma molto vivaci a livello espressivo. Gli arti sono molto lunghi poiché si trovano rapportati alle proporzioni del corpo.
Il mantello è liscio, setoso e presenta un colore variegato a seconda delle stagioni. Infatti, nel periodo estivo si presenta brunasto o tendente al rossiccio mentre in inverno il colore oscilla tra le tonalità del grigio-bruno avente un pelo molto più fitto a causa delle temperature rigide. I colori del mantello hanno una differenza notevole tra maschi e femmine poiché nelle seconde tende a schiarirsi quasi come se sbiadisse.
Come avviene con i colori del mantello, anche per l’alimentazione sono previste differenze tra estate ed inverno. Gli alimenti preferiti nella bella stagione sono il grano maturo, l’avena, le carote e le barbabietole succose mentre nella stagione fredda sono le cortecce, gli arbusti secchi e le radici scavate a colpi di zoccolo.
Una delle loro caratteristiche importanti riguarda il fatto di non avere nemici, a parte l’uomo e il lupo dove sono presenti, che gli consente di essere presenti in grande quantità nei boschi e nelle zone protette. L’assenza di nemici contribuisce al miglioramento della specie avendo a disposizione una maggiore possibilità di riprodursi.
Il cerbiatto liberato dalla morsa del gelo potrà formarsi una nuova famiglia in totale tranquillità e guarderà con riconoscenza lo sceriffo che gli ha salvato la vita.
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B.F.
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