Strage di randagi in Australia, catturati con le trappole
Maxi operazione contro i randagi in Australia dove nella regione di Hunter Valley, a nord di Sydney, le autorità hanno preso di mira i randagi, accusati di sterminare le greggi.
Secondo i dati in possesso del dipartimento dell’agricoltura, branchi di randagi causerebbero danni di quasi 90 milioni di sterline ogni anno.
Clayton Barr, oppositore del NSW, è stato tra i promotori della campagna per sterminare i randagi, denunciando che erano diventato un pericolo. “Questi cani cacciano in branco e sono pericolosi da incontrare. Se non sei protetto e non sei seduto in macchina possono diventare una minaccia”. Ha dichiarato Barr.
Mentre le autorità celebrano la cattura del centesimo randagio, Norman, un contadino della Hunter Valley, ha ricordato la vicenda di un cane, soprannominato Hannibal Lecter, che avrebbe da solo ucciso ben 600 pecore. Alla fine venne catturato e ucciso.
I cani vengono catturati con delle trappole e poi uccisi sul posto.
Tuttavia, i cacciatori avrebbero anche sterminato cani padronali, ovvero appartenenti a contadini locali, lasciati girovagare liberi.
Un programma di sterminio che va avanti da otto mesi per la cattura dei randagi. Non solo pecore ma anche altri animali sarebbero le prede ideali per i branchi di cani, come i puledri.
Per le autorità è comunque difficile stabilire il numerdo di esemplari in un territorio che spazia dai 400 ai 100mila ettari.
Fin dal 2009, i randagi erano stati inseriti nella lista delle principali minacce nel territorio.
Quando nel 2017 le autorità stavano discutendo sul tema dell’abbattimento dei randagi, le associazioni ed enti animalisti si erano opposti alle modalità della cattura con le trappole. Addirittura alcuni avevano ipotizzato l’utilizzo di bocconi avvelenati.
“E’ totalmente inaccettabile”, aveva dichiarato Bidda Jones, responsabile locale della società di protezione animali, ricordando che i randagi sono come i cani da compagnia.
“Sono lo stesso animale, con la stessa intelligenza e capacità di soffrire. E’ difficile immaginare il livello di frustrazione, di dolore e l’angoscia che subisce un cane che resta intrappolato anche per giorni prima di essere abbattuto. Non è colpa dei cani se sono considerati come nocivi”. Affermò Jones.
C.D.
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