Centinaia di cuccioli messi in vendita dopo il lockdown, una triste vicenda che fa riflettere sul male che subiscono esseri innocenti
“Non mi servi più, ti metto in vendita“. Sono queste le probabili parole che alcune persone avranno rivolto ai loro animali domestici, adottati durante il periodo del lockdown, e ora lasciati andare, come se fossero un giocattolo di cui disfarsi. Purtroppo, il fenomeno ha coinvolto centinaia di cuccioli che senza nessun ripensamento sono stati messi in vendita. Una notizia che fa male al cuore e fa riflettere sull’egoismo degli esseri umani.
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La pandemia ha sconvolto le nostre vite. Ognuno di noi ha dovuto fare i conti con dei cambiamenti considerevoli nella nostra esistenza quotidiana che hanno aumentato la nostra solitudine e l’assenza di contatti altrui. Tale fenomeno ha alimentato la necessità di cercare una compagnia, un qualcosa che riesca a donare serenità e senso di protezione.. e chi meglio di un animale domestico avrebbe potuto personificare tale richiesta? Per questo motivo, molte persone hanno adottato un cane o un gatto, solo per avere un amico che gli stesse accanto in un momento difficile. Di sicuro, il loro obiettivo era solo questo e il loro affetto, purtroppo, era solo transitorio. Infatti, non appena la situazione è ritornata (anche se parzialmente) alla normalità, questi pseudo padroni ne hanno approfittato per sbarazzarsi proprio di chi gli era stato vicino in quei momenti delicati e inaspettati per l’intero pianeta. E non è finita qui, perché la loro richiesta di vendita è legata anche alla necessità di recuperare i soldi spesi per l’adozione.
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Molti sottovalutano questo aspetto ma prendere un cane significa assumersi una responsabilità, di certo non di poco conto. I fattori che entrano in gioco sono notevoli e vanno presi in considerazione prima di accogliere un animale in famiglia. In primis, spicca l’amore disinteressato da donare al futuro amico a quattro zampe, seguito dalla certezza di potersi occupare di lui dal punto di vista economico. Due condizioni indispensabili per consentire all’animale di vivere serenamente e sentirsi accolto dai padroni. Purtroppo però, non tutti valutano questi aspetti, essenziali per garantire a Fido una vita felice. Molti li acquistano per soddisfare il loro bisogno temporaneo di compagnia o per esibirli sui social come se fossero semplici trofei “acchiappa like”. Così, giustificano le loro mancate attenzioni con la mancanza di tempo a causa dei troppi impegni quotidiani. Le conseguenze negative di questo atteggiamento errato si ripercuotono sugli animali che subiscono distacchi affettivi e cambiamenti di ambienti poco piacevoli. La conferma proviene dai siti di annunci e dalle organizzazioni di beneficenza che hanno riferito la presenza di cospicue richieste da parte di persone in cerca di qualcuno che potesse prendersi cura dei loro cani o gatti.
Un fenomeno triste che fa riflettere sull’assenza di bene che spesso gli umani rivolgono a creature meravigliose come gli animali, in cerca solo di affetto vero, senza pretendere null’altro in cambio.
La nostra speranza è che simili episodi possano cessare di esistere definitivamente e che la sofferenza morale che questi esseri provano, possa far riflettere chi ha intenzione di scaricarli come un oggetto senza più utilità e valore affettivo.
Benedicta Felice
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