Centinaia di cammelli vittime dell’inquinamento da plastica, i dati sono preoccupanti. Il materiale ingerito li espone ad una morte sofferta
L’inquinamento da plastica è un problema che continua ad attanagliare il mondo intero. Le vittime principali di questo triste fenomeno sono gli animali, la maggior parte quelli dell’ambiente marino che però non escludono gli animali selvatici. A soffrirne di più sono centinaia di cammelli che hanno ingerito interi blocchi di rifiuti che si sono accumulati inevitabilmente nel loro stomaco. L’allarme proviene dal deserto di Dubai.
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Gli esperti hanno analizzato la situazione e sono giunti ad una triste conclusione che nessuno di noi vorrebbe mai sentire: la plastica ha provocato la morte di 300 cammelli nell’intero emirato. Quest’ultimi sono stati esaminati, pensate un pò, dal 2008 periodo in cui Ullrich Wernery, microbiologo veterinario, ha verificato personalmente la presenza di plastica all’interno delle budella dei dromedari. Un dato sicuramente preoccupante che si aggrava quando veniamo a conoscenza del peso che queste povere creature erano costrette a sopportare: ben 64 chilogrammi, all’interno del sottoinsieme di cinque cammelli. Il materiale ingerito dagli animali li ha sottoposti ad una morte lenta e atroce che può durare mesi e anni.
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Il processo di accumulo della plastica è molto lento. Nel corso degli anni, borse, bottiglie, si depositano nello stomaco, solidificandosi. A ciò si aggiunge la presenza di grandi colonie batteriche nell’intestino che purtroppo facilitano l’insorgenza di malattie negli animali. Significative le parole degli addetti al settore che sottolineano un fatto di assoluta rilevanza da tenere in considerazione: “Questa è la vita reale, non solo uno studio di laboratorio. Ciò non accade ad un singolo cammello e bisogna vietare l’utilizzo della plastica, considerando che il materiale viene trasportato dal vento.”
La plastica continua a mietere vittime ed è importante evitarne o quanto meno limitarne l’utilizzo. Il mondo animale non può permettersi altre vittime, è necessario preservare la salute e la vita di queste meravigliose creature. L’inquinamento non è un fenomeno da sottovalutare ma da tenere in considerazione, cercando di tenere lontani altri gravi danni all’intero ecosistema.
Benedicta Felice
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