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Il cavallo soffre la solitudine: come tutelare il suo benessere

Il cavallo soffre la solitudine. Da un punto di vista etologico necessita compagnia e fare attivitĂ 

Come tutti gli animali, il cavallo necessita di fare interazioni, socializzare e di comunicare. Non solo ha dei bisogni primari legati alla sopravvivenza ovvero avere un’alimentazione equilibrata e acqua fresca sempre a disposizione.

Trattandosi di una specie erbivora, allo stato brado, un cavallo passa diverse ore del giorno a procacciare cibo a sufficienza. Tuttavia, questo bisogno lo esprime anche nel branco con il quale si sposta, interagisce e si evolve, sviluppando dei legami e delle interazioni.

Bisogni del cavallo

Oltre all’alimentazione, la salute psicofisica del cavallo è legata ai bisogni etologici della specie. Trattandosi di un animale da branco, il cavallo ha bisogno di socializzare e di molti altri input che non lo portano a sviluppare comportamenti ossessivi e autolesionisti.

  • Fare movimento
  • Fare parte del branco- bisogno di appartenenza
  • Comunicare
  • Esplorare
  • Proteggere e accudire i piĂą giovani
  • Corteggiare e competere
  • Collaborare
  • Mantenersi in forma

Se vengono a mancare alcuni di questi requisiti, lentamente il cavallo rischia di perdere alcune delle sue qualitĂ  cognitive per cui si viene a compromettere il suo equilibrio psichico.

Il cavallo esprime il suo disagio

Il cavallo esprime i propri disagi attraverso diversi comportamenti.
Oltre ai classici accenni come ad esempio le orecchie indietro che significa che il cavallo manifesta un disagio o aggressivitĂ , vi sono altri elementi da considerare.

Alcuni comportamenti sono piĂą comuni e diffusi quali:

    • Mancanza di appetito
    • Mancanza di forza
    • Isolamento sociale
    • Tristezza

Stereotipie del cavallo

Questi comportamenti possono trasformarsi nelle cosiddette “stereotipie“.

Si tratta di comportamenti ossessivi compulsivi che il cavallo esegue in modo ripetitivo e non funzionale. Comportamenti che sopraggiungono in situazioni di malessere e di stress o addirittura in alcune interazione con l’uomo che non apprezza.

Non si tratta di vizi bensì di un malessere dell’animale che reagisce ad uno stimolo stressante, come ad esempio la noia o la solitudine.

    • Ballo dell’orso: il cavallo muove la testa da destra e sinistra tutto il giorno. Queste oscillazioni ripetute sono comportamento ossessivo dell’animale che esprime un vero e proprio malessere psicofisico.
    • Mangia il legno del box: questo comportamento potrebbe ricondurre ad un cavallo che ha un disagio in bocca, magari le punte ai denti che tenta di limarsi mangiando il legno, nella maggior parte dei casi, legno di castagno. Oppure, potrebbe trattarsi anche in questo caso di un comportamenti di malessere, collegato alla noia o allo stress.
    • Ticchio d’appoggio – il cavallo si attacca con i denti ad una superficie, contraendo i muscoli e tirando la superficie verso di  sĂ©. Con questo tic, il cavallo rischia di introdurre aria in esofago. Incorre in coliche, consumo degli incisivi, perdita di peso.
    • Ticchio aereofagico – Simile al ticchio d’appoggio ma non morde nessuna superficie. Il rischio è la colica.
    • Movimento incessante nel box in modo circolare.
    • Lambimento (ovvero movimento incessante con la lingua, mordicchiamento eccessivo possono portare a lesioni cutanee.

Aiutare un cavallo che si sente solo

Rendere un cavallo felice, sano ed equilibrato da un punto di vista psicofisico significa fare attenzione ai suoi bisogni non solo alimentari e di spazio.

Un cavallo deve avere una vita completa:

– sentirsi parte di un gruppo
– creare legami di affetto facendo anche grooming
– giocare
– avere dei compagni con i quali interagire e comunicare
– muoversi ed esplorare

Se il cavallo si sente solo è possibile aiutarlo in diversi modi:

  • essere piĂą presente con il cavallo, maneggiandolo e prendendosi cura di lui
  • fare attivitĂ  con il cavallo
  • inserire un compagno che non sia solo un altro cavallo: molti cavalli nelle scuderie hanno un compagno di box che può essere un pony, un cane, una capretta, un asino, una pecora, un gatto ma anche un coniglio con il quale interagisce e del quale il cavallo si prende cura.

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C.D.

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