Erba di primavera: quali pericoli per il cavallo al pascolo
L’alimentazione del cavallo varia in base a diversi fattori quali l’età, il sesso, attività del cavallo, gravidanza e in base alle stagioni. I sali minerali sono importanti soprattutto nel periodo estivo. L’alimentazione di base del cavallo è costituita dal fieno o foraggio.
Nel periodo della Primavera, il cavallo cambia alimentazione e al contempo, appare la nuova vegetazione.
L’erba primaverile è rigogliosa e molto apprezzata dai cavalli perché è tenera e molto dolce. Un’erba ricca di proteine e di zuccheri e povera di fibre.
Il cavallo non mangia tutte le erbe che seleziona accuratamente. Nei prati predilige il loietto permanente, il fleo dei prati, la festuca rossa, la poa e gramigna.
Tende a scartare le erbe troppo lunghe, prediligendo quelle con proteine, acidi grassi e fibre che possono essere digerite.
In natura, l’erba è l’unico alimento a disposizione. Un cavallo può pascolare anche per 12 ore al giorno e mangiare un quantitativo di 60 kg di erba.
L’erba di qualità si trova soprattutto nel periodo della Primavera mentre autunno e in inverno non ha molte sostanze, per cui il cavallo necessiterebbe integrare con altri mangimi.
Le temperature più miti e il sole, contribuiscono all’accumulo di carboidrati non strutturali (NSC) difficili da digerire per i cavalli.
L’erba a Primavera essendo di migliore qualità può rivelarsi rischiosa per i cavalli. Un periodo di transizione alimentare che deve essere controllato e graduale. Un cavallo che vive in un box o in un paddock non può essere lasciato al pascolo per troppo tempo quando inizia la bella stagione.
L’erba primaverile se mangiata in grosse quantità può provocare diversi effetti più o meno gravi:
Trattandosi di un erba molto ricca di zuccheri, tenere sotto controllo i cavalli che hanno una certa sensibilità allo zucchero (insulino-resistenza) o nei cavalli che appunto soffrono di laminite.
Nel caso di cavalli che hanno un carattere nevrile e hanno molta energia, troppa erba ricca di proteine e zuccheri potrebbe rendere l’animale ingestibile.
Controllare se nel pascolo vi è la presenza diffusa di trifoglio. Essendo una pianta che ha l’amido come carboidrato di riserva, il cavallo rischia di non digerirlo nella seconda parte dell’intestino. Questo provoca una fermentazione e di conseguenza il rischio di coliche gassose.
Durante la stagione primaverile è consigliato abituare gradualmente il cavallo al pascolo e monitorarlo.
Farlo pascolare non oltre un’ora per qualche giorno anche per una settimana per poi passare ad un’ora fino a due o tre ore massimo.
In questa fase è importante osservare le feci del cavallo se sono troppo molli, rallentare il pascolo.
Nel caso in cui il cavallo sia in box e si desidera portargli dell’erba fresca di primavera è necessario assicurarsi che non sia bagnata, che non abbia grandi quantitativi di erba medica, provvedendo a mescolare l’erba al fieno. Si consiglia di non somministrare più di 20 kg di erba al giorno (pari a 3 kg di fieno)
I cavalli che vivono al pascolo o in paddock molto ampi con accesso all’erba, dovrebbero avere sempre a disposizione il fieno, per un apporto giornaliero di fibra utile a stabilizzare la microflora intestinale.
L’erba primaverile è molto pericolosa per cavalli anziani, obesi, cavalli che non hanno un regime alimentare equilibrato o cavalli che hanno già subito una laminite.
L’accumulo di NSC avviene quando la temperatura notturna è sotto ai 5°. Il livello di NSC è basso all’alba mentre aumenta dopo una giornata di sole nel tardo pomeriggio.
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C.D.
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