C.D.
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L’aggressività del cavallo è un disturbo comportamentale
L’aggressività del cavallo deriva da diversi fattori. Un cavallo aggressivo può fare paura arriva a mordere, a dare calci, testate, spintonate e caricare le persone o altri animali. Questo comportamento incontrollato può essere pericoloso.
Un cavallo può incattivirsi e diventare aggressivo per vari motivi e si può verificare sia nei confronti di altri cavalli che nei riguardi dell’uomo.
Dominazione, gerarchia, leadership, paura, sottomissione, maltrattamenti e traumi passati. Anche l’alimentazione ad esempio incide sul comportamento dell’animale. Un’alimentazione troppo ricca in componenti proteici comporta un sovraccarico e implementa l’aggressività.
Maltrattamenti oppure l’utilizzo della voce alta alimenta un disagio nell’animale.
L’aggressività rivolta verso gli altri cavalli deriva prevalentemente da due situazioni: competizione tra stalloni o quando le femmine vogliono proteggere i loro puledri. Anche la paura incide sull’aggressività.
Nel branco, i cavalli socializzano tra loro e creano dei legami di amicizia al pascolo. L’aggressività tra cavalli scaturisce da situazioni diverse e si palesano in comportamenti quali morsi e calci.
I segnali di minaccia si manifestano sia attraverso espressioni facciali come orecchie indietro, denti incisivi esposti che con movimento della coda o con i posteriori che il cavallo alza.
Il cavallo sottomesso tende ad evitare lo scontro e si allontana tenendo la testa e la coda abbassate. Inoltre, il cavallo sottomesso, batte le labbra “snapping” come segnale così come è stato anche riscontrato nei giovani puledri che si avvicinano a un cavallo adulto.
Lotta tra stalloni: Quando due stalloni combattono non sempre la lotta è molto aggressiva ma a volte può essere intensa e i cavalli possono riportare ferite e cicatrici.
Competizione per il cibo: un comportamento che si palesa spesso tra cavalli allo stato domestico. Questo influenza anche l’equilibrio tra i componenti del gruppo, in rapporti bilaterali e non sulla gerarchia sociale.
Per mantenere un equilibrio nel branco, è possibile ricorrere ad alcuni metodi come la castrazione, la desensibilizzazione o il controcondizionamento.
I cavalli manifestano comportamenti aggressivi nei riguardi dell’uomo per vari motivi che possono essere per un disagio, per paura, per sottomettere, provocare, per dominazione.
La paura può scaturire da maltrattamenti, abusi, trattamenti rudi o anche cecità di notte.
Il cavallo esprime un disagio
L’aggressività del cavallo che scaturisce da un disagio è più comune e diffusa. E’ importante imparare a distinguere il malessere dell’animale per comprendere il problema e affrontarlo.
L’animale potrebbe essere represso nella mancanza di movimento o di socializzazione. Potrebbe avere sia un disagio fisico che psicologico e reagire in maniera aggressiva.
Ecco i disagi più comuni
Leggi–> Il cavallo morde: perché e come intervenire
Il linguaggio del corpo del cavallo è fondamentale. Attraverso il movimento di alcune parti, come orecchie, labbra e coda l’animale lancia alcuni segnali che devono essere interpretati e capire di conseguenza i suoi stati d’animo. Come elencato, il cavallo potrebbe diventare aggressivo per diversi motivi.
Orecchie: quando il cavallo le piega all’indietro e le schiaccia sulla nuca, è un segnale palese di aggressività e nervosismo dell’animale.
Coda: la coda indica lo stato d’animo del cavallo, quando è in alto il cavallo si pavoneggia e potrebbe essere un segnale di sfida ad un altro cavallo.
La coda in basso, tra le gambe e un comportamento da sottomesso o impaurito, sono segnali che indicano che il cavallo potrebbe attaccare o arrivare anche a calciare.
Coda agitata in maniera aggressiva e fatta ruotare indica scocciatura o nervosismo.
Bocca: un cavallo nervoso irrigidisce le labbra e tiene la bocca serrata.
Irrigidimento del corpo: quando il cavallo è spaventato irrigidisce i muscoli del corpo, esegue movimenti bruschi, cambia anche la respirazione che risulta più corta e affannata.
Occhi: pupille dilatate indicano paura e agitazione
Collo teso, orecchie appiattite e testa abbassata sono una chiara minaccia.
Schiena leggermente arrotondata: il cavallo si prepara a calciare con uno o due posteriori
Per intervenire sull’aggressività dell’animale si devono distinguere diversi elementi. Considerare i fattori e le cause che rendono aggressivo il cavallo, nonché l’età dell’animale.
Da giovani puledri, i cavalli tendono a sfidare le autorità per cui il comportamento aggressivo potrebbe essere legato alla “pubertà” del cavallo.
Come prima regola, evitare di antropomorfizzare comportamenti dell’animale. Evitare di reprimere il cavallo con violenza o metodi brutali con i quali mettere paura. Questo peggiora lo stato di malessere del cavallo, aumentando la frustrazione e rendendolo più aggressivo. Ci sono casi nei quali il cavallo somatizza queste frustrazioni e la propria aggressività fino ad avere problemi gastrici o sfogando in attività/vizi sostitutivi.
Innanzitutto, approcciandosi al cavallo è fondamentale individuare il malessere generato nell’animale.
Il metodo migliore per modificare il comportamento aggressivo di un cavallo risiede nel contro-condizionamento e la desensibilizzazione.
Lo scopo è ristabilire una relazione con il cavallo, passando attraverso uno schema naturale: cibo, cura del corpo e rinforzando nell’animale l’abitudine al contatto con la persona.
Nel caso di uno stallone aggressivo è consigliata la sterilizzazione. Secondo alcuni studi, l’aggressività è ereditaria. La riduzione degli ormoni, contribuisce a ridurre anche l’aggressività dell’animale.
Come comportarsi con un cavallo aggressivo:
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