In ogni cultura esistono cavalli mitologici. Le loro raffigurazioni sono parte dell’immaginario ormai archetipo delle società che hanno un legame millenario con gli equini
Dal cavallo alato, al cavallo unicorno, passando per i cavalli che traino il carro del Dio del cielo o del Dio solo. Tra i più noti cavalli della mitologia, Pegaso, il cavallo alato di Zeus che aiutò Perseo nelle sue imprese. In questo straordinaria cosmogonia, esistono molti altri cavalli che sono stati al fianco degli Dei o elevati a divinità.
Pegaso è il più noto dei cavalli alati. Un cavallo selvaggio e libero, utilizzato da Zeus per portare le folgori fino all’Olimpo. Venne addomesticato da Bellerofonte, che lo cavalcò per uccidere la Chimera. Dopo la orte di Bellerofonte, tornò tra gli dei.
Poseidone o Posidone, il Dio del mare e dei terremoti e maremoti aveva come simbolo il tridente e gli animali a lui sacri: il cavallo che creò dalle onde del mare, il toro e il delfino.
Un cavallo dalla criniera nera, nato dall’unione di Poseidone con Demetra. Secondo il racconto di Pausania, Demetra, affranta dalla perdita di sua figlia Persefone, rapita dallo zio Ade, si trasformò in giumenta, per sfuggire alle unioni con gli Dei e andò a pascolare in Arcadia. Solo Poseidone la riconobbe e trasformandosi in uno stallone riuscì ad accoppiarsi con lei. Dalla loro unione nacque una figlia, la dea misterica Despena e un cavallo, Arione. Arione appartenne a Onco, poi ad Eracle che lo donò ad Adrasto che si salvò grazie alla velocità del cavallo, dopo la disfatta a Tebe. Airone portò Adrasto al sicuro in Attica.
Le “cavalle di Diomede” o “cavalle della Tracia” erano quattro giumente molto feroci che si nutrivano di carne umana. Appartenevano al gigante Diomede, re della Tracia, figlio di Ares e Cirene. Le cavalle mangiavano la carne dei soldati caduti in battaglia oppure, in altre occasioni, Diomede dopo i banchetti uccideva i suoi ospiti che dava in pasto alle cavalle. Pare che Bucefalo, il cavallo di Alessandro Magno, sia un discendente di queste cavalle. Nell’Ottava fatica, Eracle liberò le cavalle e uccise Diomede dandolo in pasto alle sue stesse giumente.
Balio che significa pezzato, pomellato e Xanto che indica giallo, fulvo, baio erano due cavalli ) erano due cavalli immortali nati dal vento dell’ovest Zefiro e dall’Arpia Podarge. Avevano il dono della parola che gli era stato dato da Era. Li guidava Automedonte, il cocchiere di Achille.
Nel mito nordico gli Æsir, i signori assoluti del cielo, avevano un destriero che usano ogni giorno per recarsi all’Yggdrasill dove si teneva il consiglio con gli altri dèi.
Árvakr e Alsviðr
Sono due cavalli che tiravano il carro di Sól, la Dea del Sole.
Gulltoppr che significata “criniera dorata” aveva una criniera con filamenti autei apparteneva a Heimdalir, il dio della sorveglianza, guardiano del regno degli dei Asi e Vani e sorveglia il ponte Bifrǫst.
Helhest che significa cavallo infernale o cavallo di Hel era il cavallo a tre zampe associato ad Hel, la Dei dei Morti. Una creatura di cattivi presagi che preannunciava la morte, malattia e infortuni.
Skínfaxi (criniera splendente) e Hrímfaxi (criniera brinata). Skínfaxi tira il carro di Dagr divinità del giorno e la sua criniera illuminava il cielo e la terra. Hrímfaxi era invece il destriero di Nott, divinità della notte. Si dice che la rugiada sia la bava di Hrímfaxi, provocata dalla frizione con il suo morso.
Sleipnir (colui che scivola rapidamente) era il cavallo di Odino. Era bianco e presentava otto zampe. Per questo era in grado di cavalcare il cielo e l’acqua e di portare Odino nei due mondi.
Svaðilfœri era un cavallo magico che apparteneva a un gigante di brina, mascherato da fabbro umano, che costruì le mura di Ásgarðr.
Il Chollima è un cavallo alato che, secondo la leggenda, era impossibile domare perché molto veloce.
Longma
“Longma” è il cavallo drago-cavallo. Era il presagio di un saggio sovrano, uno dei Tre Sovrani e Cinque Imperatori .
Il Baima o cavallo bianco viene associato all’introduzione degli insegnamenti buddisti in Cina. Simboleggia la volontà mentale, o la forza di volontà consapevole. Esiste un monastero del Cavallo Bianco che sarebbe il primo tempio buddhista della Cina, fondato nel 68 d.C. sotto l’imperatore Ming (r. 58-75 d.C.) nella capitale Luoyang.
Horse-Face, il cavallo con testa di bue. Questi cavalli erano di malaugurio e avevano come incarico di indurre le anime negli inferi, portandoli davanti ai giudici dell’inferno, di consegnarle secondo il giudizio.
Tianma significa il “cavallo del cielo” o “cavalli celesti”. Erano cavalli leggendari, con l’ossatura di un drago, che volavano così come i cavalli alati, un mito ricorrente in diverse culture.
Qilin viene tradotto di solito come ” unicorno “. Piuttosto assomiglia a un cervo. Tuttavia, secondo alcune fonti veniva associato a un cavallo con un corno, la coda di bue, il corpo bianco. Era in grado di camminare sulle acque.
Il cavallo è il settimo animale dello ” zodiaco cinese”. Le persone nate nel suo segno sono molto sensibili all’estetica, hanno estro e creatività. Socievoli con tutti, il loro ego non è invadente, per questo sono ritenuti fidati.
I cavalli leggendari e più famosi della storia
Significato del cavallo: tra mito e superstizione
C.D.
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