San Benedetto dei Marsi, scoperti due cavalli legati e denutriti. Il proprietario viene denunciato per abbandono di animali
La scoperta è stata fatta dai Carabinieri Forestali di Lecce nei Marsi, in provincia de L’Aquila, lo scorso sabato 23 maggio, durante il controllo di un terreno incolto.
Nel corso della perquisizione gli agenti hanno trovato i due animali detenuti in condizioni non idonee. I cavalli erano legati mediante delle corde cortissime e denutriti, in assenza di acqua, foraggio e di un qualsiasi riparo.
Nello specifico, uno dei cavalli era vincolato uno ad un piccolo albero mentre l’altro era costretto ad un vecchio rimorchio di ferro. La condizione di uno dei due, come mostrano le foto pubblicate sulla pagina Twitter di Espressione24, era particolarmente crudele. L’animale era circondato da sassi di grosse dimensioni che non gli consentivano di sdraiarsi a terra e concedersi almeno un po’ di riposo.
Gli agenti hanno immediatamente allertato il Servizio Veterinario Asl che è intervenuto appurando il preoccupante stato di magrezza dei due esemplari e l’inadeguatezza delle condizioni in cui erano detenuti i cavalli considerando la loro natura e le loro necessità.
Il proprietario, convocato sul posto, ha negato qualsiasi accusa. I militari dell’Arma lo hanno denunciato per abbandono di animali. Il possessore dei due cavalli rischia una pena che prevede dal pagamento di un’ammenda da mille a diecimila euro all’arresto fino ad un anno.
Come riportato dal quotidiano “Il centro” e dal comunicato dei Carabinieri Forestali risulterebbe che il proprietario dei cavalli maltrattati sia il Sindaco di San Benedetto dei Marsi. In seguito, il sindaco del paese avrebbe rilasciato una dichiarazione in esclusiva al quotidiano Marsica Web.
Nell’intervista il presunto proprietario avrebbe affermato di “gestire i suoi due cavalli, madre e figlio, ormai da sedici anni senza alcun problema”. Inoltre, dichiarerebbe di tenere gli animali nel periodo estivo all’aperto e che questi, anche se legati con una corda, riuscirebbero a brucare tranquillamente. Inoltre sosterebbe che “probabilmente il cavallo si sia attorcigliato all’albero.”
E invece accuserebbe, a sua volta, il segnalatore: “La persona che ha scattato la foto avrebbe potuto chiamarmi e avvertirmi che il cavallo si era bloccato con la corda all’albero. Io sarei accorso e lo avrei sbrigliato, e finiva lì. Non è andata così, in quanto, chi ha scattato la foto si è introdotto in una proprietà privata proprio con l’intenzione di inoltrarla ai giornali.”
Infine chiarirebbe:”Il rimorchio ha anche una piccola tettoia sotto la quale metto l’acqua in modo tale che non venga riscaldata dal sole. Il fatto che sia emerso che i miei cavalli non avessero acqua e cibo, è una grande sciocchezza”.
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M. L.
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