L’ambito della ricerca contemporanea delle scienze cognitive animali si sta sempre più orientando nell’indagine delle emozioni e dei sentimenti di questi esseri senzienti che fanno parte del nostro quotidiano e che condividono con noi un percorso importante della nostra vita.
In tal senso i ricercatori sono orientati a scoprire i meccanismi che si creano nel rapporto uomo-animali, a cominciare dalla capacità di comprensione e comunicazione tra specie così diverse. Un’importante ricerca pubblicata sulla rivista della Royal Society Biology Letters e condotta da dell’Università di Lincoln (Regno Unito) in collaborazione con l’Università di San Paolo(Brasile) ha dimostrato come i cani attraverso delle fotografie e dei video riescono ad interpretare le emozioni dell’uomo attraverso le espressioni facciali.
A distanza di un mese dai risultati di questo studio, ecco che sulla stessa rivista, spunta una ricerca dell’Università del Sussex che ha analizzato le reazioni di 28 cavalli di fronte a fotografie in cui vi erano diverse espressioni facciali dell’uomo, passando da espressioni negative a quelle positive. Ovvero, si tratta di risultati simili a quelli accertati per i cani.
Durante l’esperimento, i ricercatori hanno osservato che di fronte alle espressioni arrabbiate i cavalli muovano la testa per guardarle con l’occhio sinistro. Si tratta di un comportamento che, in base a precedenti studi, viene collegato alla percezione di stimoli negativi. Inoltre, la loro frequenza cardiaca aumentava più velocemente, altro elemento associato a stress.
“Sappiamo da tempo che i cavalli sono specie sofisticate dal punto di vista sociale, ma questa è la prima volta che vediamo che possono distinguere espressioni positive o negative nei visi umani”, ha sottolineato Amy Smith, co-autrice della ricerca.
Tra l’altro, ci sono molte similitudini tra le espressioni umane facciali e quelle dei cavalli. Lo scorso anno, una ricerca aveva mappato ben 17 espressioni facciali dei cavalli di fronte alle 27 espressioni umane (clicca qui)