Un cagnolino in catena da tutta la vita ha conosciuto finalmente la libertà: la reazione del cane in un commovente video.
Le storie di animali abbandonati sono purtroppo molto frequenti; sui social vengono condivisi foto, video e post che testimoniano l’abbandono da parte dei loro umani di poveri cani e gatti in strada, dove vengono lasciati in condizioni terribili. Così è accaduto anche a uno sventurato cucciolo dal manto arancione, la cui storia è stata resa nota attraverso un video pubblicato su Facebook sulla pagina ufficiale del rifugio che si è occupato del salvataggio, l’OTOZ Animals (@OTOZ Animals).
Liberato in Polonia il cane Czaruś tenuto alla catena da due anni: ha trascorso così tutta la sua vita (VIDEO)
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La Ogolnopolskie Towarzystwo OchronyY Zwierzat Animals (che tradotto dal polacco significa la Società polacca per la protezione degli Animali), nota con la sigla OTOZ dall’acronimo del nome, è un’organizzazione di beneficienza che opera sul territorio della Polonia e che si occupa di aiutare e proteggere gli animali.
Sulla propria pagina Facebook all’account @OTOZ Animals, l’associazione condivide frequentemente foto e video che mostrano il salvataggio di cani e gatti in difficoltà.
La scorsa settimana è stato ritrovato in condizioni disumane, nei pressi del giardino di un’abitazione, un cagnolino denutrito e assetato legato a una catena in mezzo alla neve.
Il cucciolo si trovava a Wejherowo (nota anche come Wejrowò), una città polacca situata nel distretto di Wejherowo nel voivodato della Pomerania in Polonia. Qui le temperature, nonostante l’arrivo della primavera, sono ancora basse e frequenti sono state le nevicate nelle ultime settimane.
Grazie a diverse segnalazioni dei residenti della zona, i volontari dell’organizzazione OTOZ Animals si sono recati sul posto e hanno salvato un cagnolino di due anni dal manto arancione di nome Czaruś. Sin da quando era cucciolo, il povero quattro zampe ha trascorso tutti i suoi giorni legato alla catena, all’aperto esposto alle intemperie. Il piccolo non aveva neanche accesso permanente alla ciotola dell’acqua.
Quando i volontari dell’OTOZ Animals hanno aperto il cancello del recinto nel quale Czaruś era rinchiuso, il cucciolo li ha accolti con gioia. Scodinzolando felicissimo e facendo loro le feste, il cagnolino si è sollevato in piedi sulle due zampe posteriori. Quando è stato sciolto, il cagnetto non riusciva neanche a credere di essere libero. Rimanendo fermo, ha continuato a ringraziare la donna che lo ha liberato strusciando il musetto contro le sue braccia.
Condotto al centro veterinario più vicino, il piccolo è stato affidato alle cure della OTOZ Animals – Schronisko Dąbrówka, che presto si occuperà di cercare per Czaruś una nuova e amorevole casa.
Sfortunatamente le condizioni di questo cagnetto non sono un caso isolato. Ogni giorno si sentono notizie di animali ritrovati in condizioni terribili, salvati da una vita di reclusione e di sofferenza. Qualche settimana fa, ad esempio, a Novara era stato scoperto un allevamento abusivo di cuccioli di cane tenuti, sporchi e denutriti, in ambienti fatiscenti. Spesso i proprietari sono stati denunciati per maltrattamento di animali domestici, tenuti rinchiusi all’interno di gabbie piccolissime come i sei cagnolini salvati in Veneto o come il cagnolino ritrovato rinchiuso in una recinzione tra i rifiuti, senza acqua né cibo da una settimana e salvato dalle Guardie Zoofile ambientali dei Castelli Romani. (di Elisabetta Guglielmi)