Una povera cagnolina è stata ritrovata in condizioni davvero vergognose con una catena fissata con del fil di ferro al collo.
Quanta violenza e cattiveria sono costretti a vivere alcuni animali? Purtroppo ogni giorno si sentono e leggono storie di maltrattamenti a scapito di poveri e indifesi quattro zampe e quasi sempre chi compie certe azioni rimane impunito. Dalla provincia dell’Aquila arriva la notizia di una bellissima lupetta, una cagnolina trovata con al collo una catena legata con del fil di ferro. La povera cucciola è molto spaventata e non riesce a smettere di tremare. Le operatrici del Canile sanitario di Sante Marie si stanno prendendo cura di lei ma quello che serve è una famiglia che decida di adottarla.
Cagnolina arriva in canile con del fil di ferro al collo: non riesce a smettere di tremare
Sono ancora troppe le storie di violenza sugli animali e, purtroppo, quelle di cui veniamo a conoscenza sono solo una piccola parte di ciò che realmente accade ogni giorno. Alcuni esseri umani sembrano non provare alcuna remora nel maltrattare dei poveri e indifesi esseri che cercano soltanto un po’ di amore. Questi animali, oltre alle ferite fisiche, restano poi feriti anche nella psiche, impauriti e sfiduciati. Dalla provincia dell’Aquila arriva l’ennesima triste storia di una cagnolina dallo sguardo dolcissimo e che non riesce ancora a smettere di tremare, tanto brutta deve essere stata la sua esperienza fino al momento in cui non è stata salvata.
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La storia di Susanna è stata raccontata da alcune volontarie del Canile sanitario di Sante Marie, in provincia dell’Aquila, attraverso un posto apparso sul profilo Facebook della struttura. La lupetta ( così chiamata nel post) altro non è che una stupenda cagnolina di 20 kg arrivata al canile con ancora al collo una catena fissata con del fil di ferro.
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La poverina è visibilmente spaventata ed è terrorizzata dal contatto con le persone. Questo però non ha fatto di lei un animale violento, anzi, se ci si avvicina con la dovuta calma è anche possibile accarezzarla per farle capire che si trova finalmente in salvo.
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Le condizioni in cui è arrivata al canile di Sante Marie fanno pensare che fino a poco prima avesse vissuto legata ad una catena e maltrattata dal suo padrone, la persona che invece avrebbe dovuto prendersi cura di lei.
Ora le volontarie del canile la stanno accudendo dandole tutto l’affetto di cui ha bisogno, oltre ovviamente a nutrirla. Quello di cui però avrebbe davvero bisogno la piccola Susanna sarebbe una famiglia che possa adottarla e che, seguendo un percorso, possa finalmente aiutarla ad uscire dal suo guscio fatto di terrore.
Nel post del canile si legge che la cagnolina verrebbe affidata sterilizzata e con tutti i documenti in regola. (G. M.)