A Catania denunciati due uomini: proprietari di una rimessa di autocarri lasciano i propri cani a fare la guardia senza acqua né cibo.
Che i cani siano soggetti a delle vicende anomale non è di certo una sorpresa. Spesso vengono sfruttati in losche vicende in modo da non far avvicinare nessuno alle loro attività. Qui il doppio sfruttamento: impedire loro di vivere in modo del tutto tranquillo e all’interno di un ambiente pacifico, e sfruttarli per attività dove, la maggior parte delle volte se non sempre, quest’ultimi si incattiviscono fino a dover subire l’abbattimento forzato.
Purtroppo è un danno, ma è la dura e cruda verità. Per questo motivo, molti attivisti sollecitano l’intervento delle istituzioni ove, molto spesso, oltre l’illecito umano c’è anche lo sfruttamento di poveri esemplari che non hanno niente a che vedere con quel mondo. La maggior parte delle volte, negli illeciti, vengono “investiti” dei cani di grossa taglia, di modo che possano attaccare il “nemico” che nient’altro è colui che vuol far rispettare la legge a tutela di brutte situazioni. Come quella successa a Catania, ove due uomini sono stati denunciati per detenzione di animali in stato pietoso, in un ambiente ove venivano smaltiti rifiuti tossici in modo del tutto illegale.
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Anche qui: cosa intendiamo per maltrattamento? Ormai dietro questa parola ci sono varie interpretazioni ed è giusto che la chiave di lettura sia questa. Un animale maltrattato può rappresentare, benissimo, un gesto di violenza continua. Ma lasciare un cane nel bel mezzo di rifiuti, oltretutto tossici, non è una forma di maltrattamento oltre che di detenzione in stato pietoso? Su questo dovremmo iniziare a porgerci delle serie e profonde domande.
Per fortuna, questa volta come in tante altre, gli agenti del commissariato di Librino, in provincia di Catania, sono intervenuti per sbrogliare la doppia situazione. Al momento dell’arrivo sul posto si son trovati dinanzi agli occhi delle condizioni, igieniche e ambientali, a dir poco sconcertanti. All’interno del vasto territorio, ove si trovava l’attività, sono stati ritrovati ben 95 veicoli. Tutti controllati se fossero a norma di legge, per poi passare al controllo dei rifiuti: tossici, pericolosi e gettati ad ogni angolo della terra.
Nel corso dell’indagine i poliziotti hanno notato, e qui veniamo alla pratica animale, moltissimi cani utilizzati da guardia. Tanto da guardia non erano. Primo, perché l’attività era illegale, secondo, perché erano tenuti in mezzo alla spazzatura, senza acqua né cibo, esposti a prodotti tossici senza nessuna protezione agli agenti atmosferici.
Un’intera gestione nella completa illegalità. Alla fine sono stati trovati anche diversi lavoratori in nero. Denunciare certe situazioni non è mai semplice. Se non lo è per gli esseri umani, figuriamoci per i nostri amici a quattro zampe che hanno bisogno, appunto, del supporto umano. Le due persone, un uomo di 50 e l’altro di 53 anni, sono state denunciate e ora dovranno rispondere di diversi reati, tra cui quello di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. Una forma di schiavitù che rientra nella pratica dell’illegalità che, mano a mano, cerca di essere smantellata in tutte le sue forme d’espressione.
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