La castrazione dello stallone: una pratica antica e diffusa per migliorare la vita del cavallo
La castrazione è un intervento che si rivela necessario qualora il cavallo non sia destinato alla riproduzione. Migliora la vita dell’animale e anche la sua gestione quotidiana.
La castrazione è una pratica antica nata soprattutto per esigenza di avere un cavallo docile e paziente, predisposto al lavoro e allo sforzo fisico senza reazioni imprevedibili. Non a caso, la castrazione non veniva invece effettuata sui cavalli destinati alla guerra. In molte altre società che hanno una cultura equina, la castrazione non è una pratica diffusa. Nel corso dei secoli sono stati selezionati gli esemplari più docili ed equilibrati così come in Spagna negli allevamenti degli andalusi.
Pubertà dello stallone
L’istinto sessuale del puledro si manifesta già al primo anno di età. La pubertà viene raggiunta a due anni. Si consiglia tuttavia di non far accoppiare lo stallone o la giumenta prima dei tre anni. L’attività sessuale prosegue fino ad oltre 15 anni. Uno stallone può riprodursi tutto l’anno, anche se l’attività riproduttiva è più spiccata nel periodo di primavera tra febbraio e luglio, chiamata anche la “stagione di monta”.
Temperamento dello stallone
Lo stallone ha un carattere più forte, può essere aggressivo e imprevedibile. E’ possibile controllare il suo temperamento con l’addestramento. Essendo animali padronali si legano anche molto al proprietario.
In prossimità delle femmine sono più difficili da gestire.
Ci sono diversi tipi di stalloni: lo stallone alpha-capobranco, quello gregario sottomesso, stalloni scapoli in cerca di sfida.
Alcuni stalloni tendono a volersi imporre anche sul cavaliere con comportamenti quali impennate e sgroppate, che possono diventare pericolosi se diventano un vizio del cavallo. La gestione può anche essere difficile da terra, il cavalo può calciare e mordere.
E’ importante educare lo stallone fin da puledro in modo che abbia una buona relazione con il cavaliere. Evitare l’improvvisazione, in quanto si rivela imprevedibile.
Da un punto di vista etologico uno stallone vive in gruppi di femmine, dalle 2 alle 20. Il suo ruolo è destinato alla riproduzione, alla difesa del branco.
La detenzione di uno stallone nel box può comportare problemi comportamentali. Allo stato brado, è necessario garantire delle recinzioni a norma box, paddock o fili elettrici per contenere lo stallone. Dovrà essere tenuto lontano da altri cavalli e valutare bene la vicinanza di femmine.
Se viene tenuto in box, è importante dare un’alimentazione idonea e stimolare lo stallone in attività.
La gestione domestica di un cavallo stallone non è sempre facile, richiede mani esperti e conoscenza del comportamento dell’animale.
L’età per castrare il cavallo è compresa trai 18 mesi e i 2 anni al massimo due anni e mezzo. Se viene effettuata precocemente influisce sullo sviluppo e la crescita del puledro. Se la castrazione è tardiva invece sarà più difficile equilibrare il carattere del cavallo.
E’ facile accorgersi anche del momento in cui castrare lo stallone. Il cavallo diventa difficile da gestire, scalcia, morde, diventa più aggressivo, compete con altri cavalli e tende a mostrare un comportamento sessuale con le cavalle.
E’ consigliato castrare il cavallo a Primavera o in Autunno per evitare fango, freddo o polvere in estate e il rischio delle infezioni provocare dalle mosche.
Se si ha un cavallo e non si ha nessuna intenzione di farlo riprodurre e non si può gestirlo come natura vuole per motivi ovvi di spazi, economici, ecc., sarebbe opportuno castrarlo e darli la possibilità di condurre una normale vita sociale insieme ad altri cavalli.
La castrazione è un intervento chirurgico che viene effettuato in anestesia totale o locale del cavallo.
Effettuare una vista preventiva per verificare le condizioni di salute dell’animale: palpazione dei testicoli, esami del sangue e vaccinare il cavallo con l’antitetanica.
Al cavallo viene effettuato un tranquillizzante per poi procedere con l’anestesia locale. L’equino viene operato in piedi. Il veterinario effettua l’intervento tagliando lo scroto, lega i cordoni testicolari e asporta i testicoli.
La castrazione può essere necessaria in caso di patologie: criptorchidismo, versamenti, ferite o tumori, malattie veneree o problemi comportamentali seri. L’intervento in questo caso su cavalli di oltre tre anni dovrà essere effettuato in clinica.
L’intervento non comporta gravi complicazioni post operatorie, sarà sufficiente un trattamento antibiotico per prevenire i rischi d’infezione.
Il costo della castrazione è di circa 250 euro. Può variare in base all’età del cavallo, a secondo del tipo di anestesia sé locale o totale e se è necessario portare il cavallo in clinica o in caso di complicazioni.
Il cavallo a seguito delle modifiche ormonali cambia carattere. E’ meno esuberante o aggressivo. E’ meno curioso per quello che lo circonda e tende a ingrassare. La castrazione comporta un abbassamento dell’eccitazione e una riduzione dell’aggressività.
Di norma sono necessari almeno sei mesi, in alcuni casi anche un anno, prima che il cavallo perda il comportamento da stallone.
C.D.
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