Casa della Kyenge imbrattata, un vicino: “Vendetta contro il suo cane”

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By Gabriele

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(GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)

Casa della ex ministro Kyenge imbrattata, lei parla di razzismo ma un vicino rivendica: “Vendetta contro il suo cane”.

Personaggi più o meno famosi hanno dei rapporti stupendi coi loro amici a quattro zampe, ma può capitare che questo crei loro anche dei problemi. Tra gli ultimi ad avere avuto a che fare con questioni di vicinato che coinvolgono i loro animali domestici, la coppia del momento Fedez-Chiara Ferragni. Secondo le accuse, la loro Matilda sarebbe una cagnolina ‘indisciplinata’, che fa i bisogni nel cortile interno del condominio. Loro però hanno respinto queste illazioni. Ora invece è l’ex ministro Cecile Kyenge a essere coinvolta in una vicenda simile.

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Il vicino di casa e le accuse al marito della Kyenge

L’ex ministro del governo Letta, in prima linea per l’approvazione dello ius soli, qualche giorno fa aveva denunciato di essersi ritrovata dello sterco sul muro di casa. Aveva parlato di atto razzista nei suoi confronti. Ma ora arriva la versione di un vicino di casa, residente di Gaggio di Castelfranco. Questi ha spiegato al ‘Resto del Carlino’ cosa sarebbe accaduto. Questo lo sfogo dell’uomo: “Non si è trattato di atto xenofobo, ma di un gesto di esasperazione verso un atteggiamento incivile. Me ne scuso, ma certe volte quando sale la rabbia cedi a reazioni spropositate. Perché l’ho fatto? Semplice: suo marito non raccoglie mai le deiezioni del loro cane di grossa taglia e all’ennesimo episodio non ci ho visto più dalla rabbia, ho rimosso le feci e le ho gettate nel giardino”.

Quindi ha insistito: “Finché l’animale fa le sue cose in mezzo all’erba può anche passare, ma il discorso è diverso quando ci ritroviamo le feci sulla ciclabile o sulla strada dove camminiamo coi nostri bambini. È da tempo che accade la stessa cosa e sinceramente non sono l’unico ad essermi stancato”. Insomma, il razzismo non c’entra nulla e dietro questa vicenda ci sarebbero cattivi rapporti tra vicini.

La replica dell’ex ministro Kyenge

Una versione dei fatti che l’ex ministro contesta in toto: “Un tentativo di attribuire al nostro cane le responsabilità di un gesto d’odio compiuto proprio contro di me e la mia famiglia. Queste nuove interpretazioni emerse oggi mi addolorano ulteriormente, essendoci sempre comportati correttamente con i nostri vicini”. Cecile Kyenge osserva: “Sono a confermare, per quanto riguarda la mia famiglia, il buon rapporto che intratteniamo con i nostri vicini, molti dei quali vivono insieme a noi dalla nascita di questa zona residenziale di Gaggio, intrattenendo fin dal primo giorno rapporti eccellenti con noi”.

Poi spiega ancora: “A memoria mia e di tutta la nostra famiglia, non abbiamo ricordo di liti con i nostri vicini e non abbiamo il sospetto che qualcuno, nel nostro quartiere, possa avercela con noi in generale, ed in particolare a proposito del nostro cane Zibi, tanto da raccogliere presunti escrementi di quest’ultimo in giro e rilanciarceli sui muri e sui cancelli”. La Kyenge conclude: “Ho sporto regolare denuncia presso le autorità competenti, e intendo lasciare a loro la decisione di intraprendere accertamenti ed indagini affinché le responsabilità siano stabilite sulla questione”.

GM

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