Svolta rivoluzionaria per l’industria alimentare europea, a quanto pare infatti il Regno Unito è diventato il primo paese a consentire l’uso della carne coltivata per la produzione di cibo per animali domestici.
La carne coltivata in laboratorio potrebbe rappresenta una novità assolutamente innovativa nella tecnologia alimentare con significative conseguenze per il futuro del settore alimentare. Secondo gli accertamenti effettuati della società di ricerca McKinsey, il mercato della carne sintetica potrebbe raggiungere un valore di 25 miliardi di dollari entro il 2030 segnando un cambiamento radicale nelle abitudini di consumo e nelle pratiche di produzione alimentare.
La società britannica Meatly di biotecnologie che da anni si occupa di innovazione nel settore alimentare, più precisamente, in quello della carne coltivata, ha annunciato di aver lavorato a stretto contatto con le autorità del Regno Unito in particolare con la Food Standards Agency (FSA), il Department for Environment, la Food and Rural Affairs (DEFRA) e l’Animal and Plant Health Agency (APHA), e dopo aver attentamente valutato e verificato non solo la sicurezza ma anche la qualità del prodotto ha ottenuto l’approvazione per la vendita del pollo coltivato in laboratorio attualmente solo per il consumo degli animali domestici.
La collaborazione tra Meatly e le autorità regolatorie è stata fondamentale per il successo di questa iniziativa, infatti il processo di verifica si è concentrato maggiormente sulla sicurezza e sulla qualità della carne portando gli incaricati ad affermare che la carne coltivata non è solo sicura ma anche nutriente e sostenibile.
Un traguardo che ha soddisfatto notevolmente Owen Ensor il CEO della Meatly che avrebbe dichiarato in un comunicato “L’approvazione normativa di Meatly è un evento storico per il settore. Grazie alla nostra innovazione tecnologica e alla collaborazione con le autorità governative, stiamo dimostrando che è possibile commercializzare con successo prodotti coltivati per animali domestici in tutto il Regno Unito”.
La carne coltivata in laboratorio potrebbe quindi rappresentare un’alternativa alla carne tradizionale per la gioia degli animalisti e non solo, la carne coltivata in laboratorio ridurrebbe infatti l’impatto ambientale e migliorerebbe anche il benessere degli animali.
La società sembra aver colto nel segno sviluppando un processo di produzione innovativo che consente di produrre carne coltivata a costi accessibili, rendendola quindi una valida opzione per i consumatori attenti alla sostenibilità.
L’approvazione del progetto della Meatly non è solo un traguardo per l’azienda ma segna anche un punto di svolta per l’intera industria alimentare, la carne coltivata ha infatti un enorme potenziale e potrebbe quindi trasformare radicalmente il modo in cui produciamo e consumiamo proteine.
Con questo progetto si è compreso che la produzione alimentare su larga scala potrebbe essere più sostenibile, etica e rispettosa dell’ambiente e con il tempo si potrebbe ampliare la produzione di questi alimenti autorizzando il commercio della carne coltivata non solo per il pet food ma anche per il consumo umano.
Secondo tutti gli accertamenti e le proiezioni dell’azienda dare carne coltivata in laboratorio ai propri amici a quattro zampe sarebbe non solo buono e sicuro ma anche una scelta etica se si vuole contribuire a salvare il nostro pianeta. E voi? la dareste mai ai vostri amici pelosetti?
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