Il cambiamento storico di Re Carlo, in vista del Natale, sorprende poiché si dimostra contro le volontà della compianta Regina Elisabetta.
La Corona inglese ha continuato a lavorare ininterrottamente, anche quest’anno, in vista delle festività natalizie, ma apportando stavolta dei significativi cambiamenti a quelle che erano le precedenti abitudini da sempre rispettate da Elisabetta II. Un’ultima proposta, in seguito alla recente scomparsa della Regina e, in particolare, mentre la città di Londra non smette di incantare i suoi visitatori – già da diverse settimane – grazie ai suoi addobbi e ai suoi tanto acclamati giochi di luci, avrebbe fatto anche gioire a pieno le associazioni animaliste.
Re Carlo contro la volontà della Regina Elisabetta: a Natale cambia tutto
Carlo III ha ben pensato di seguire le orme del suo impegno ambientalista mostrando con orgoglio ai cittadini inglesi negli ultimi mesi e di apportare per il Natale 2022 un ulteriore e altrettanto storico cambiamento di menù per l’atteso ritrovo degli esponenti della famiglia reale. L’applauso dei presenti non si sarebbe fatto attendere.
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Il Re d’Inghilterra ha optato per la definitiva eliminazione di un piatto molto gettonata nell’epoca elisabettiana quanto dai suoi avi. Il menù di Natale – accuratamente firmato dagli Windsod – vedrà stavolta escluso il fois gras. La scelta di eliminare con ufficialità la pietanza dall’elenco redatto per la cena avrebbe a che fare con un’etica volontà del sovrano.
Tale specialità, derivante dal pregiato repertorio culinario francese, è stata fra l’altro più volte soggetta a recriminazioni da parte di numerose organizzazioni impegnate per la salvaguardia dell’ambiente durante l’ultimo periodo dei settant’anni di regno di Elisabetta II. A quanto pare, fino alla sua dipartita, sua grande estimatrice.
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Ad ogni modo resteranno però del tutto invariate le restanti portate del pranzo e della cena reale. Le quali prevedono, mantenendo invece un assoluto rispetto per la tradizione passata, una ricca presentazione che oscilla dalle quindici alle venti portate: con un’alternanza tra aragoste e frutti di mare, oppure tra tacchino arrosto e cavolini di Bruxelles.
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Non mancheranno, sul finale, dolci prelibatezze e qualche goccia di brandy. Stando al soddisfacente report intriso di congratulazioni della PETA (People of Ethics Treatments of Animals) la scelta di Carlo III segnerebbe un’importante svolta nelle sue intenzioni ambientaliste, lasciando dimenticare ai suoi sudditi le “grasse” ripercussioni dovute al fegato d’anatra.