A Carbonia, in Sardegna, sono sorte diverse polemiche dopo la decisione della ASL 7 locale di interrompere i servizi destinati alla cura degli animali randagi, in particolare alla sterilizzazione di cani e gatti. La LNDC (Lega Nazionale per la Difesa del Cane) ha richiesto di conseguenza che le autorità amministrative del posto facciano al più presto qualcosa per far si che i servizi veterinari da parte degli enti preposti riprendano il più presto possibile, visto e considerando che opera anche con l’utilizzo di fondi pubblici.
La sterilizzazione è uno dei principali metodi per combattere il triste fenomeno del randagismo ed è anche in grado di preservare la salute degli animali impedendo la diffusione di gravi patologie tra gli stessi. Interrompere la stessa andrebbe contro le direttive predisposte da apposite leggi nazionali e regionali, per le quali la sterilizzazione va effettuata in strutture pubbliche o private dietro apposite convenzioni, cosa che però a Carbonia non avviene più dallo scorso mese di aprile, da quando la stessa LNDC sta provvedendo ad effettuare le sterilizzazioni necessarie a proprie spese, come affermato dal presidente della sezione di Carbonia, Patrizia Sitzia. Frattanto è stato richiesto all’ASL di fornire una risposta su questa decisione improvvisa, presa in totale autonomia e che sta provocando molto disagi di interrompere le sterilizzazioni.
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