Il carattere del gatto dipende sia dalla sua natura, la sua razza e dal modo in cui viene educato
I gatti, come qualsiasi essere vivente, hanno una loro personalità e caratteri distinti. Tuttavia, presentano alcune tratti comuni che contraddistingue la specie sia da cuccioli, che in base alla loro razza, età, maschio o femmina.
Il carattere del gatto è un insieme di fattori che definisce i tratti della specie, quelli acquisiti nell’esperienza con l’uomo e quelli che derivano dai geni della razza.
Ci sono dunque diversi elementi che concorrono nella formazione del carattere individuale di un gatto e che possono variare anche in base alla sua età, al sesso o al suo quotidiano.
Tutti i gatti presentano alcuni tratti caratteriali comuni propri della specie.
Fin da cucciolo, a partire dalle 4-5 settimane di vita è possibile notare differenze di caratteri tra fratelli all’interno di una stessa cucciolata. Dal cucciolo più tranquillo, al diffidente, timido, aggressivo oppure esploratore e cacciatore. E’ importante capire il carattere del gatto per una migliore gestione dell’animale.
Il gatto veloce e che si eccita fin da cucciolo sarà più difficile da introdurre in casa. Necessiterà di spazi aperti oppure di fare molta attività fisica e giochi.
I gatti più mansueti e docili ad esempio saranno ideali per una vita all’interno della casa.
Come in tutte le specie vi è una differenza caratteriale tra maschio e femmina. Bisogna anche considerare se si tratta di un gatto castrato o intero e a che età è stato castrato.
Anche le gatte in natura tendono a formare delle colonie. Janno un regime matriarcale ovvero consolidano la permanenza di alcuni membri della famiglia, basando il gruppo sulla femmina a capo.
Nelle colonie infatti, è possibile individuare diversi gruppi composti da nonne, zie, mamme, sorelle e i cuccioli.
Il maschio è accettato fino alla maturità sessuale per poi essere allontanato
In generale, caratterialmente, la gatta femmina non è molto distante dal gatto maschio.
Nella formazione della personalità del gatto conta molto la paternità. E’ stato notato che i maschi coraggiosi, socievoli dal buon carattere trasmettono le loro qualità ai cuccioli così come i loro difetti, ovvero timidezza o scontrosità. In ogni caso, è importante anche il contesto in cui nasce il cucciolo, le interazioni sociali e con l’uomo e nel modo in cui fa le sue esperienze.
Affinché il gatto sia socievole con l’uomo è importante che sia maneggiato tra le 2 e le 7 settimane. Sono più propensi al contatto con l’uomo e tendenzialmente meno aggressivi.
Tra le 12 e 14 settimane il gatto sviluppa il proprio istinto predatorio. Dal gioco alla lotta passano all’esplorazione del territorio in cerca della preda.
IL’ansia è uno dei problemi più comuni e diffusi che può influire sullo sviluppo equilibrato del gatto. Anche l’aggressività è comune ma riguarda soprattutto la risposta del gatto a stimoli esterni.
Nessuno studio ha potuto stabilire con certezza quali siano i caratteri che contraddistinguono maggiormente una razza rispetto ad un altra. La genetica e le esperienze di vita sono fondamentali e restano una costante.
Tuttavia sono stati riscontrati alcuni tratti ricorrenti in alcune razze:
Gatti docili: British shorthair, Ragdoll, Gatto Birmanie, Persiano o il Somali.
Gatti vivaci: Oriental, Bengal, Abyssini e Siamesi
Gatti chiacchieroni: Ragdoll e Persiano
Gatti gelosi e possessivi verso il padrone: Balinese e Burmese
In ogni caso, è sempre difficile stabilire quale sarà il carattere di un gatto solo in base alla sua razza. Tra questi, ad esempio, il Bengala, una razza riconosciuta di recente, nel 1991, che deriva da un gatto domestico e il gatto selvatico Prionailurus bengalensis, ha ancora molti tratti caratteriali che restano misteriosi, forse dovuti alla sua genetica.
Alcune ricerche hanno cercato di stabilire un legame tra il colore del gatto e il suo carattere. Tuttavia non vi è ad oggi una validità scientifica, anche se, come per le razze, sono stati individuati alcuni tratti caratteriali in base al colore.
Gatti bianco: carattere timido e un po’ goffi. Molti di questi sono anche sordi:
Gatto rosso: alcuni sono tranquilli mentre negli esemplari con maggiore arancione sono vivaci, imprevedibili e alle volte anche aggressivi.
Gatto tartaruga o multicolore: sono dolci e curiosi, molto materni nei riguardi dell’uomo del quale tendono a prendersi cura.
Gatto tigrato: socievole e amante della casa
Gatto puntellato di colore: estroverso, intelligente e loquace
Gatti grigi: tranquilli e dolci;
Gatti neri: fedeli, socievoli a volte testardi
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C.D.
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