Allontanato dalla mamma credendo di salvarlo ma commettono un grave errore: l’appello del C.A.N.C. dopo l’ennesimo capriolo rubato si fa più deciso.
Il nuovo caso riguardante la triste scoperta di un capriolo sottratto alla natura e allontanato dal suo habitat naturale, perché ritenuto – da uno sguardo superficiale – in pericolo di vita, ha fatto scattare l’allerta sul territorio. I volontari del C.A.N.C. (Centro Animali Non Convenzionali di Torino) hanno tenuto a diramare l’allerta proprio nei giorni scorsi, con il fine di sensibilizzare – una volta per tutte, si spera – l’opinione pubblica su un argomento che sembra ancora essere di gran lunga ignorato da molti residenti del posto o da visitatori. I quali scelgono liberamente di recarsi in avanscoperta per le zone protette della Regione ma provocando, seppur non volontariamente, dei danni non indifferenti al loro entourage.
Il 13 maggio il C.A.N.C. si è espresso nuovamente sulla questione. Si chiede attenzione nei confronti degli esemplari a rischio a partire dall’episodio che ha riguardato un piccolo capriolo indifeso e ora rimasto solo – lontano dalla sua mamma – per una mera supposizione. “I piccoli di capriolo non vanno mai presi“, ribadisce il Centro nel suo post su Facebook”. Nonostante l’apparenza possa ingannare: c’è sempre la mamma vicino a loro e “non sono mai abbandonati“.
Ad ingannare chi avrebbe prelevato l’animale sarebbe stata la condizione di immobilità dimostrata dal piccolo. Ma, come hanno sottolineato a più riprese i portavoce del C.A.N.C. appena tre giorni fa, “siccome sono troppo piccoli e tremolanti sulle gambe per seguire la madre o scappare a un predatore“, fra l’altro disincentivando la sua aggressività grazie a tale atteggiamento, restano sull’erba dove sono stati dati alla luce.
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I cervidi nel mondo sono meravigliosi esemplari, e come – qualsiasi animale – hanno bisogno di attenzioni particolari. Come hanno specificato i volontari questo è il primo caso di capriolo sottratto del 2023. Non resta che sperare – grazie all’allerta – che non se ne verifichino di altri.
Facendo parte della schiera di cuccioli considerati come i più belli fra tutte le specie di animali esistenti, stando ai risultati di una recente ricerca, cervi e cerbiatti chiedono che la loro delicatezza venga salvaguardata a pieno e non solo elogiata in merito al loro fascino estetico.
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Fortunatamente – nonostante il suo riscontrabile stato di shock, evidenziabile ora anche dall’immagine scattata al cucciolo nell’ambulatorio veterinario – il piccolo di capriolo non ha subito danni fisici durante il suo trasporto forzato all’esterno del suo rifugio en plein air.
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