Canili lager: al via raccolta firme per pene più severe

Canili lager: al via raccolta firme per pene più severe

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Dopo l’ennesimo caso di canile lager che si è registrato a Tagliolo Monferrato dove sono stati scoperti ben 16 cani morti di stenti nei loro box e altri 4 esemplari ritrovati insieme ad un gatto all’interno di un freezer, è scoppiata la polemica e l’ira degli animalisti che chiedono più controlli.

Ecco perché su firmiamo.it è stata avviata una raccolta firme, intitolata “20 cani uccisi nell’ennesimo canile lager, ora basta!”con la quale sono richiesti dei controlli serrati e pene severe contro i responsabili dei canili degli orrori.

In pochissime ore, oltre 5mila persona hanno aderito alla petizione nella quale viene evidenziato che “Siamo stanchi di questi assassini, siamo stati che questi crimini non vengano puniti con le giuste punizioni. La vita è vita, non importa se di uomo, di cane o di gatto, e in quanto tale va rispettata e difesa: chiediamo che venga fatta giustizia subito e con punizioni severe, nessuno deve più toccare un animale per fargli del male”.

Il fenomeno dei canili lager è molto diffuso e quasi ogni giorni di sentono notizie di cronaca riguardanti casi di maltrattamenti. Eppure, spesso i proprietari di queste strutture riescono sempre a spuntarla. Come nel caso di un allevamento abusivo e canile lager che nella provincia di Rieti è stato sequestrato per ben tre volte. Per ben tre volte alcune associazioni animaliste, con la Asl e le autorità competenti hanno provveduto a salvare centinaia di animali tra cani e gatti, detenuti in condizioni igienico sanitarie disumane e in uno stato di denutrizione avanzata. Eppure, ancora oggi, secondo le indiscrezioni, la proprietaria è di nuovo a caccia di cani di razzi tramite annunci via web che poi destina alla riproduzione, allevando illegalmente dei cuccioli per poi rivenderli.

Un caso emblematico di come la giustizia non tuteli a sufficienza i nostri amati 4zampe e non abbia strumenti per combattere fenomeni di questo tipo.

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