Cani vivi per miracolo, dall’Ebolano la terribile notizia di due cani destinati ad una fine atroce. Torturati con il cappio pronti per essere impiccati
Alla crudeltà umana non c’è limite. Ogni giorno, siamo costretti a fare i conti con notizie che gelano il sangue, letteralmente. E’ successo di nuovo, a San Nicola Varco, in provincia di Eboli. Una donna ha ritrovato un cagnolino ormai deceduto, con la corda stretta attorno al collo e la zampetta amputata. L’altro cappio era stato rinvenuto per un altro quattro zampe che, fortunatamente, è scampato alla sua atroce fine. I fatti risalgono al 17 gennaio 2020 ma, purtroppo, non hanno avuto un termine. Nei giorni seguenti, un altro pelosetto è stato ritrovato chiuso dentro ad un sacco con le zampe legate. Quasi per miracolo, respirava ancora e anche lui è riuscito a sottrarsi alla crudele fine che lo avrebbe atteso.
Il merito del pericolo scampato è dei volontari della Lega nazionale per la Difesa del cane, nel salernitano. I due quattro zampe, ambedue privi di microchip, sono stati subito condotti dal veterinario dove hanno iniziato la terapia per rimettersi in forze. Simbolici i nomi affidati ai due pelosetti, Libero e Salvo, in segno di quel destino che si è mostrato benevolo, nel finale.
Le foto degli animali sono state diffuse dai medesimi volontari sui social, per testimoniare l’orrore che hanno dovuto attraversare i due poveri cuccioli. Ora sono al sicuro, e anche se il tempo farà guarire le ferite del corpo, non sarà lo stesso per le ferite dell’anima, le quali resteranno indelebili nel loro animo puro. Un animo che non merita questo mondo, pieno solo di gente che considera gli animali un gioco, dei burattini di cui beffarsi e maltrattare a loro piacimento.
Libero e Salvo sono solo gli ennesimi animali, vittime di insensati maltrattamenti adoperati nei loro confronti. Tanti i casi, i quali seppur differenti, hanno la medesima matrice comune: l’odio assurdo per degli esseri fragili e indifesi. Proprio com’è successo lo scorso 28 dicembre a Crema, dove sono stati segnalati casi di indifferenza e maltrattamento ai danni del benessere animale.
Oppure, quando a Newburgh Heights, una località dell’Ohio sono stati rinvenuti quattro cani incatenati ad un palo, abbandonati a loro stessi. I quattro zampe non sono gli unici a subirne le conseguenze, in quanto, anche agli animali della fattoria non è andata meglio. Un esempio proviene dalla fattoria delle coccole, denunciata per le gravi condizioni nelle quali versavano i maiali.
Episodi di violenza che fanno rabbrividire e sperare che prima o poi, possano cessare di esistere, in nome del bene del buon cuore dell’animale.
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B.F.
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