Simona Halep è la più forte tennista al mondo. Nella sua città natale avvengono stragi di cani uccisi. Le si chiede di fare qualcosa per fermare queste mostruosità.
Gli episodi di cani uccisi avvengono purtroppo con cadenza quotidiana, in ogni parte del mondo. Ed ovviamente mai per un valido e giustificabile motivo. Semplicemente al mondo ci sono anche persone crudeli, alle quali non importa di infliggere dolore e sofferenze ad esseri indifesi ed innocenti. Si agisce in questo modo per la sete di guadagno e perché in qualche modo sottoporre gli animali a delle atrocità comporta un tornaconto anche considerevole. Ma anche per pure e semplice ‘divertimento’. Non mancano i precedenti relativi a cani uccisi per gli uni e per gli altri casi. A Costanza, una città della Romania situata sul Mar Nero e che conta circa 300mila abitanti, il maltrattamento di cani rappresenta una costante difficile da arginare.
Da quelle parti è nata anche Simona Halep, attualmente la più forte tennista al mondo e numero uno della classifica WTA. Presso il canile del posto tanti quattrozampe vengono soppressi in maniera indiscriminata. E questo nonostante si potrebbero cercare altre soluzioni indolori. Sara Turetta, che presiede l’associazione italiana ‘Save the Dogs’ e che dal 2002 è molto attiva in Romania per evitare delle vere e proprie stragi di randagi, si è rivolta alla stessa Simona Halep. Alla 26enne atleta viene chiesto di farsi portavoce dei diritti dei cani uccisi e maltrattati e di esporsi contro la ditta ‘Green Life Recycling’, additata come la responsabile di numerosi massacri di quattrozampe.
La scrive: “Oggi sei l’indiscussa N° 1 del tennis femminile e il tuo talento è sotto gli occhi di tutti. Sei l’orgoglio del tuo paese, e i giovani guardano a te come un esempio e un motivo di ispirazione. Ma oggi, Simona, hai tra le mani un’altra grande opportunità: diventare la N° 1 dei diritti degli animali della tua città, Costanza, e usare la tua influenza per cambiare in meglio le cose. Forse non lo sai, ma la località dove sei nata è tristemente famosa per essere una di quelle che ha gestito nel modo più disumano e crudele i cani randagi catturati.
Per molto tempo la famigerata “Biobaza” ha macinato morti, tenendo gli animali in attesa di morire in fatiscenti porcilaie. Ora io ti chiedo di prendere posizione contro tutto ciò e di invitare pubblicamente il sindaco di Costanza e tutti i sindaci della provincia a chiudere i contratti con chiunque detenga i cani in attesa di morire in quelle condizioni disumane”.
“Dì alle amministrazioni che devono lavorare per la prevenzione, e non solo gestire “la punta dell’iceberg”, facendo pagare agli animali tutto il prezzo di comportamenti incivili. Se proprio i sindaci vogliono continuare a sopprimere, noi purtroppo non possiamo impedirglielo, ma possiamo pretendere che lo facciano nel pieno rispetto della legge rumena, che indica chiaramente le condizioni minime per gestire questi canili”. Save the Dogs ha conseguito dei successi importanti in tal senso, ma molto ancora resta da fare. L’associazione denuncia la presenza di finanziamenti alla Green Life Recycling da parte del comune di Costanza per la soppressione dei randagi. In realtà però questi contributi prevederebbero anche la messa in pratica di campagne di sterilizzazione. Una cosa che però comporterebbe spese e fatica, mentre invece uccidere i cani trovati in strada rappresenta la scelta più semplice e comoda. Ma anche quella più atroce.
A.P.
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