I cani soldato salvati dai loro amici dell’Esercito. Siamo in Inghilterra e aveva destato enorme scalpore la storia di questi tre cani che avevano salvato migliaia di vite mentre prestavano servizio nell’Esercito, e che ora sono “in pensione”. Ebbene, dopo alcune discussioni si era deciso di abbattere i cani soldato perché nessuno era riuscito a trovar loro una sistemazione adeguata. Una decisione che ha fatto infuriare il ministro degli Esteri, Sir Alan Duncan, notoriamente un amante dei cani. Duncan si è indignato per il fatto che tre cani, che hanno salvato migliaia di vite mentre prestavano servizio nell’Esercito, dovevano essere abbattuti perché non era possibile trovare una casa adatta per loro.
I cani soldato dell’Esercito salvati da morte certa: hanno impedito che fossero abbattuti
Questi cani sono considerati alla stregua di eroi, nell’Esercito inglese. Kevin e Dazz, questo il loro nome, sono stati considerati inidonei a proseguire il servizio, ma hanno fatto tanto bene alla Nazione che nessuno si sognerebbe mai di privarsene. Da qui nasce la campagna di Sir Alan Duncan, che ha fatto una campagna per gli animali, scrivendo ai colleghi del Ministero della Difesa per chiedere una tregua. E così, dopo una lunga battaglia, Duncan ce l’ha fatta: “Sono assolutamente entusiasta che i cani-eroi dell’esercito Kevin e Dazz siano stati salvati. Ora potranno godere di una pensione molto felice e ben meritata. Sono eroi, hanno combattuto senza paura al fianco dei nostri soldati. Vediamo ora essere noi a lottare per loro e dare loro la possibilità di vivere una vita felice. E’ il minimo che si meritano”. I cani soldato al momento si trovano presso il Defense Animal Center di Melton Mowbray, nel Leicestershire, nel collegio elettorale che Sir Alan Duncan rappresenta. Sulla vicenda ha preso posizione anche Gavin Williamson, Segretario alla Difesa, che ha fatto visita ai cani e ha confermato ufficialmente la loro riabilitazione: “Ho istruito il mio dipartimento affinché questi cani devono essere salvati, stiamo parlando con enti di beneficenza e stiamo studiando un programma per capire se possono essere ri-ospitati con un gestore in un ambiente più normale. Ci assicureremo che abbiano un futuro d’oro: faremo tutto il possibile per prenderci cura degli animali che costituiscono una parte così importante della famiglia militare”.