Una potente inondazione ha gravemente colpito e logorato un rifugio per cani: ore dopo il sopralluogo dell’ambiente devastato dal cataclisma.
Una rovinosa inondazione ha violentemente colpito un rifugio per cani nelle ultime ore. Il cataclisma si è abbattuto in una zona a nord-ovest del Pakistan. Come testimoniano i numerosi video apparsi in rete, a partire dalla mattinata di ieri, 29 agosto, la pianeggiante località di Sardaryab – presso il distretto di Charsadda, ha visto – oltre ai suoi abitanti – oltre 250 esemplari di quattro zampe divenire vittime del disastro ambientale abbattutosi sul territorio circostante.
La struttura – messa in ginocchio dalla potente inondazione – aveva come obiettivo quello di prendersi cura degli esemplari randagi o abbandonati della zona. La prima segnalazione, per aiutare i quattro zampe trovatisi all’interno della struttura ormai completamente allagata, è stata inoltrata lo scorso venerdì, 27 agosto.
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A spiegare la natura dell’emergenza e i suoi rischi ha provveduto la fondatrice della casa rifugio per animali abbandonati, la LAPS (Lucky Animal Protection Shelter). Zaba Masood, come si può riscontrare in un tweet a poche ore dal disastro, ha chiesto ai civili e alle autorità locali un intervento tempestivo per evitare che i cani al suo interno potessero affogare.
Uno scenario catastrofico si è successivamente presentato agli occhi di coloro che hanno tentato di fare il possibile per salvare la vita ai quattro zampe in balia dell’alluvione. I filmati raccolti dalla pagine Facebook ufficiale della struttura mostrano nei dettagli le preoccupanti condizioni del territorio.
Fortunatamente gli iniziali sopralluoghi notturni e le successive operazioni di soccorso, tenutesi alla luce del giorno, hanno raggiunto in breve tempo risultati incoraggianti per quel che riguarda i pelosetti rimasti braccati dalle acque straripate dal limitrofo fiume Kabul.
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Il primo giro di perlustrazione ha visto ben 150 esemplari essere tratti in salvo. A concludere le ricerche un barchino che sarebbe riuscito a completare la lunga e ininterrotta operazione di soccorso. La maggior parte di pelosetti sono stati trasportati in rifugi temporanei e innalzati, e infine rassicurati dal personale addetto all’emergenza. La situazione pare stia gradualmente tornando nella norma dopo lo shock subito dai pelosetti nelle ore precedenti.
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