I cani randagi in Serbia non possono proprio stare tranquilli. L’uccisione indiscriminata di cani in Serbia è un problema annoso, evidenziato a più riprese dalle associazioni animaliste di tutto il mondo, e periodicamente si ripropone con forza. Lo ha denunciato l’Ente Nazionale Protezione Animali tramite la presidente Carla Rocchi, che ha scritto all’ambasciatore italiano a Belgrado segnalando i numerosi episodi di avvelenamento di cani avvenuti in questi giorni a Belgrado e in tutto il resto del Paese slavo. Una vera e propria strage, che preoccupa non solo gli animalisti ma anche migliaia di cittadini particolarmente sensibilizzati sull’argomento, che vivono con orrore la scelta di far fuori in modo così crudele e gratuito tutti questi animali indifesi. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il rappresentante del governo italiano in Serbia, auspicando un intervento presso le autorità locali. Nella lettera della Rocchi c’è l’appello all’ambasciatore Manzo affinché non sottovaluti il problema, che assume proporzioni sempre più preoccupanti. Non ci resta che sperare che la questione sia percepita e presa a cuore da chi di dovere.
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