Cani randagi, a Canicattì un branco semina il panico tra i residenti

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By Antonio Papa

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Alcuni cani randagi stanno preoccupando non poco la comunità di Canicattì. Questa cosa evidenzia la necessità di dover intervenire subito in maniera adeguata.

Un branco di cani randagi che gira in totale libertà per le strade di Canicattì sta seminando il panico tra la popolazione locale. Diverse sono le segnalazioni da parte dei residenti del posto, che hanno anche documentato la presenza dei numerosi animali con delle fotografie. Il sito web corriereagrigentino.it riporta di aver ricevuto la testimonianza di una donna. Quest’ultima è stata svegliata nel cuore della notte dall’ululare dei quattrozampe. La stessa ha anche sollevato dei dubbi importanti. “Come può un genitore lasciare che i propri figli vadano in giro, magari per recarsi a scuola, e farlo così a cuor leggero con tutti quei cani randagi tra le vie della nostra città?”. La situazione viene chiaramente indicata come pericolosa e soggetta ad eventuali, concreti rischi per l’incolumità delle persone.

“E come posso io stessa uscire per gettare i rifiuti? L’amministrazione comunale di Canicattì deve fare al più presto qualcosa“, afferma la cittadina. Una fotografia mostra otto cani raggruppati insieme. Generalmente bazzicano tra contrada Reda, via Pasolini, via Pirandello e viale della Vittoria. Non si conosce quale sia la loro provenienza, e se fra di essi ci possano essere dei cani con regolare microchip impiantato od altre notizie riguardo il loro stato di salute. Con tutta probabilità sono giunti da fuori, e più presumibilmente dalle zone di campagna che circondano Canicattì. A volte la presenza in gruppo di cani randagi può davvero rivelarsi problematica per la sicurezza pubblica.

Cani randagi, servono provvedimenti seri

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I cani randagi in totale libertà a Canicattì (foto: corriereagrigentino.it)

 

In questa condizione di libertà, un animale generalmente tende a non fidarsi delle persone. E può insorgere più facilmente una certa tendenza a mostrarsi aggressivi. Il consiglio, qualora non si possa fare a meno di tentare un approccio, è quello di non compiere gesti bruschi come movimenti improvvisi ed un innalzamento del tono di voce. Bisogna restare calmi e trasmettere agli animali la sicurezza di non voler fare loro del male. Questo episodio comunque pone ancora una volta l’accento su quanto gravie sia il problema del randagismo in molte zone d’Italia.

Sempre a Canicattì, a metà maggio, c’era stata una vicenda alquanto controversa. Un altro cane randagio aveva ringhiato minacciosamente contro due donne in strada. Per fortuna non ha fatto seguito alcuna spiacevole conseguenza, ma risulta che quell’animale fosse già noto ai locali. È comunque un altro segnale relativo al fatto che bisogna fare qualcosa. Ad esempio creare una struttura dove poter ospitare gli animali che vivono sul territorio senza fissa dimora. Anche se, proprio nell’Agrigentino, è giunto da poco un controverso provvedimento in materia.

A.P.

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