Scattano le indagini dopo la scoperta della casa degli orrori in cui vivevano segregati al suo interno, e circondati da escrementi, cani malati.
In condizioni invivibili – sono stati ritrovati così dalle Guardie Zoofile Ambientali Noorsa di Roma, in collaborazione con gli agenti della Polizia Locale, degli esemplari di quattro zampe. Una vera casa degli orrori in cui i cani, che si trovavano costretti ad essere rinchiusi al suo interno, erano circondati dai loro stessi escrementi e privi di risorse fondamentali per sostentarsi. È terribile immaginare quello che sarebbe potuto accadere loro se le autorità non li avessero scoperti.
Il lugubre appartamento in questione è situato nella Capitale. Un fascicolo è stato subito aperto in queste ore, a seguito di un’indagine protrattasi per diversi mesi e che ha portato infine alla “perquisizione e al sequestro degli animali” ivi presenti, come ha voluto sottolineare la pagina ufficiale delle Guardie Zoofile di Roma.
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Le indagini avrebbero avuto ufficialmente inizio grazie a una delega rilasciata dalla Procura della Repubblica di Roma espostasi con decisione sl campo della tutela animali. Questa avrebbe difatti guidato gli operatori del campo verso il loro obiettivo finale: quello di salvare gli animali in pericolo e poi di scovare i colpevoli.
I cani ritrovati all’interno dell’appartamento, tra cui un Rottweiler e un Bull Terrier, avrebbero dimostrato – al primo sguardo degli agenti intervenuti sul posto – un’incredibile stato di avanzato dimagrimento dovuto alle loro patologie.
Ammalati e sofferenti, i pelosetti in questione – salvati dalle guardie Zoofile appena due giorni fa, lo scorso 4 agosto – avrebbero rischiato di giorno in giorno di non farcela. Date, soprattutto, le caratteristiche dell’ambiente circostante, poi immortalato dalle immagini condivise in queste ore anche sulla piattaforma di Facebook.
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Si è trattato di un luogo in cui regnavano indisturbate incuria e mancanza di norme igieniche fondamentali. Le quali avrebbero esporto a rischio mortale creature indifese. È a questo che dovranno rispondere i responsabili di tale orrore. Fortunatamente, in seguito all’atroce scoperta – e in conclusione quanto in attesa che i colpevoli vengano identificati – gli esemplari sono stati tutti tratti in salvo e affidati alle premurose cure del Canile di Muratella.
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