Undici cani malati erano stati costretti a vivere tra i loro escrementi e in condizioni terribili: l’intera scoperta durante il blitz.
Non un solo fido recluso, ma undici esemplari, tra cui alcuni malati da tempo: è stato questo il terribile ritrovamento durante un blitz eseguito dall’Arma dei Carabinieri in via Ripuaria. Un gruppo di quattro zampe era stato abituato dal loro proprietario, un uomo di cinquantasette anni, a vivere in un spazio non idoneo alle loro necessità e privato dalle consuete norme igieniche.
Costretti a vivere tra le proprie feci: 11 cani malati in terribili condizioni
La scoperta degli animali vittima di maltrattamenti ritrovati dai Nas, in concomitanza all’intervento immediato delle forze dell’ordine in un terreno nei pressi di un’abitazione privata, ha dimostrato un repellente e alto grado di trascuratezza degli esemplari tratti in salvo. L’episodio si è verificato a pochi chilometri da Napoli. Sul posto, nell’entroterra del comune di Giugliano, han fatto irruzione il personale dell’Asl Napoli 2 Nord e i carabinieri di Qualiano.
Desiderate potenziare il legame che avete con il vostro cane? Eccovi 6 buoni consigli per iniziare con il passo giusto, appositamente scelti dalla nostra redazione, leggeteli se siete intenzionati, al più presto, a voler migliorare il vostro rapporto con il fido.
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Gli undici cani erano stati rinchiusi in 11 rispettivi box. Isolati tra loro, e dal resto del mondo, gli esemplari – oltre a essere costantemente esposti ai loro bisogni – mostravano evidenti segni di lesioni e anomalie cutanee dovute a infezioni probabilmente contratte nell’esatto posto in cui sono stati salvati dai militari.
Talvolta, quando un cane è stato vittima di abusi o soffre di insicurezze legate alle cause più diverse, esistono dei metodi per migliorare l’autostima del cane. Precauzioni e attenzioni per fare in modo tale che il vostro pelosetto abbia sempre fiducia in se stesso è difatti un requisito fondamentale per riuscire a garantire a pieno il suo benessere. E dunque non è strano che risulti di pari importanza a un trattamento veterinario per adatto per lenire una qualsivoglia infezione.
Infine, dopo aver lasciato che l’uomo – responsabile dell’intera questione – rispondesse a una multa di oltre 3mila euro per lo stato in cui vertevano gli animali, le autorità locali hanno effettuato anche i dovuti controlli nella sua proprietà e ai microchip degli undici esemplari. Tali dispositivi, a indagine conclusasi, risultavano anch’essi assenti per ciascun animale maltrattato. Una noncuranza a tutti gli effetti, quindi, che non poteva lasciare indifferenti.