Cani legati alla catena. Un fatto triste e preoccupante che sta facendo ulteriore male a delle povere anime innocenti come i cani
“E’ una pratica barbara che porta ad un inutile sofferenza per il cane che non può muoversi liberamente e spesso viene lasciato vivere nei propri escrementi..” E’ questo il contenuto di una parte del comunicato emesso dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente AIDAA. Un gesto che continua ad esistere e a procurare un dolore insensato ai nostri amici animali.
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Cani legati alla catena, un fenomeno preoccupante
I dati ne danno la triste conferma. In italia ci sono 1.3 milioni di cani a catena. Purtroppo, il dato più drammatico appartiene alla Calabria che presenta oltre 70.000 cani costretti a subire tale pratica. A questa, seguono la Sicilia e la Puglia che hanno 50.000 cani alla catena seguite da Lazio, Piemonte, Lombardia e Veneto. Purtroppo, nonostante gli appelli e i continui sforzi effettuati dalle associazioni animaliste, il fenomeno si dilaga e sta prendendo spazio in misura maggiore in qualsiasi regione. Inoltre, si sta diffondendo notevolmente anche nelle regioni rurali del Nord Italia seppure qui sembra essere diminuito. Purtroppo, tale processo non si è verificato completamente poiché sta coinvolgendo anche le alpi lombarde e il Piemonte. Infatti, tenendo conto di tutti questi dati, si calcola che sono 1.5 milioni i cani tenuti alla catena rapportati ad una popolazione di circa 7 milioni di cani.
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Purtroppo, la situazione è resa ancora più drammatica dal fatto che in alcune regioni come Campania, Marche e Umbria tenere un cane alla catena rappresenta un divieto assoluto. Al riguardo, sono tante le storie che parlano di cani tenuti legati alla catena spesso per parecchio tempo. Esseri viventi che soffrono per la mancanza di libertà e della possibilità di muoversi in totale autonomia. Un aspetto che non tutti comprendono e che fa male ai nostri amici animali.
La nostra speranza è che presto tutto questo possa avere una fine e ogni cane possa vivere in piena libertà.