Cani Iran: tante frustate ed una maximulta come punizione per chi trasgredisce una controversa legge a Teheran e dintorni.
Pessime notizie se vivete in Iran ed avete un cane al seguito. Il parlamento della Repubblica Islamica ha infatti approvato un controverso decreto legge che prevede numerose frustate per coloro che verranno sorpresi a passeggiare con Fido od anche con una scimmia. L’Islam considera cani e primati degli animali impuri, e la loro presenza va per questo motivo limitata al massimo. Il provvedimento si riserva il diritto di punire i trasgressori con 74 frustate ed una multa compresa tra i 300 ed 3mila dollari. Ovvero quasi un anno di stipendio medio nel caso di importo massimo.
Ad avanzare questa proposta sono stati circa 30 parlamentari iraniani, ed il rischio di essere puniti sembra possa incorrere anche nel caso in cui si venga sorpresi con altri animali al seguito. A parlare della vicenda è stata l’emittente tv mediorientale Al Arabyya. Ad ogni modo, in Iran si sta assistendo ad una sorta di controtendenza. Sempre di più infatti sono le famiglie che da quelle parti ospitano un quattrozampe in casa. Cosa che però non piace affatto ai conservatori, sempre pronti a frenare la libertà della popolazione con leggi che si ispirano ai principi contenuti nel Corano.
Negli ultimi anni poi le proteste popolari contro le repressioni alla libertà sono andate via via aumentando. E spesso vengono arginate con la violenza da parte delle autorità di Teheran. Perché i cani non piacciono da quelle parti? Perché vengono considerati degli animali sottomessi, la cui obbedienza e devozione all’uomo incarna al meglio questa idea ritenuta negativa. Al contrario i gatti sono animali fieri ed indipendenti, e questi sono i tratti distintivi che invece piacciono al fervente musulmano medio. L’ex presidente Ahmadinejad nel 2015 aveva tenuto un discorso contro i cani, ritenuti “portatori di malattie oltre che pericolosi”.
E già allora le passeggiate con i quattrozampe erano vietate, sia a piedi che in auto. Negli scorsi decenni, quando la situazione di chiusura ed isolamento dell’Iran risultava essere anche più accentuata, i cani erano stati cacciati dalle città del paese. Il Corano sostanzialmente non condanna i quattrozampe, ma nonostante ciò, per la guida spirituale suprema del Paese, l’Ayatollah, si tratta di “animali immondi”. Le forze progressiste comunque stanno trovando spazio in Iran, ed anche per questo il cane è diventato un simbolo di libertà. Ma non è che in Italia la situazione sia migliore.
A.P.
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