Le forze dell’ordine di Librino hanno scoperto una rimessa abusiva, dove alcuni cani vivevano incatenati e in mezzo ai rifiuti tossici
Una scoperta assurda e orribile quella avvenuta grazie all’intervento dalla polizia di Librino.
Alcuni quattro zampe erano detenuti in condizioni non pessime, estremamente pericolose. I cani, oltre ad essere denutriti ed a non aver a disposizione dell’acqua, erano legati e costretti in un’area, circondati tra rifiuti tossici.
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Cani incatenati e costretti tra i rifiuti tossici: il loro compito
Un’operazione di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine ha portato alla luce una sconvolgente realtà a Librino, un quartiere periferico di Catania.
Gli agenti hanno infatti rinvenuto alcuni cani incatenati in un’area che fungeva da “rimessa abusiva”. I poveri quattro zampe erano circondati da rifiuti di qualsiasi genere compresi quelli speciali, altamente nocivi.
Ovviamente i cuccioli non ricevevano neanche le cure più elementari, i poveri animali infatti erano malnutriti e privi di acqua.
Secondo le indagini degli agenti della polizia, una coppia composta da un uomo e una donna, entrambi sulla cinquantina, gestivano una rimessa “abusiva” di autocarri.
All’interno della suddetta area sono stati ritrovati diverse tonnellate di rifiuti speciali, tra cui parti di autoveicoli smantellati e pezzi di elettrodomestici, tutti estremante pericolosi.
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I cani erano costretti a delle catene e in spazi limitati. Ma oltre al pericolo di dover vivere tra rifiuti tossici, allo stato di abbandono, in assenza di acqua e cibo, queste povere vittime venivano sfruttate per fare da guardia a quel posto infernale.
L’intera area è stata posta sotto sequestro. I due sospettati sono stati denunciati e dovranno rispondere di gestione illegale di rifiuti e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura.
Fortunatamente i cani sono stati tratti in salvo e stanno ricevendo tutte le cure necessarie. Finalmente questi poveri animali sono stati liberati dal loro incubo e appena possibile verranno dati in adozione.
M. L.