Mai più cani, gatti e conigli in vendita: nuova misura in arrivo, divieto assoluto

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By Giada Ciliberto

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La vendita di animali, in particolare cani, gatti e conigli al bando: vige il divieto assoluto con la nuova proposta di legge.

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Negozio di animali (Pixabay bradmatson – amoreaquattrozampe.it)

La necessità di preservare il bisogno di ciascun animale di vivere in una casa amorevole e di essere trattato con umanità è stata pienamente riconosciuta giovedì, 15 dicembre, confermando quanto era stato già approvato la scorsa estate.

Mai più cani, gatti e conigli in vendita: nuova misura in arrivo, divieto assoluto

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Cagnolino in attesa (Unsplash – amoreaquattrozampe.it)

Oggi è un grande giorno per i nostri amici a quattro zampe” sono state queste dunque le parole scelte dal Consiglio quando la governatrice di New York ha firmato il disegno di legge che prevede di vietare la vendita di animali nei negozi su tutto il territorio.

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Grazie anche alla voce di “The American Society for the Prevention and Cruelty of Animals”, attraverso la quale si è esplicitato il bisogno di intervenire, di prevenire – dopo casi accertati su larga scala – l’insorgere di maltrattamenti. Abusi, secondo la governatrice in ascolto, che gli animali dimostrano di subire durante l’intero processo di vendita e dopo con ciò che quest’ultimo comporta.

Secondo la “ASPCA” sarebbe almeno un animale su quattro a rientrare nella precedente categoria. Perciò, nonostante alcune opposizioni mirate a esplicare il rischio di incorrere in quanto prima in un potenziale incremento del mercato illegale, dopo la prima approvazione – sancita nel mese di giugno – l’amministrazione dello stato di New York ha infine districato ogni dubbio e ha stabilito che da ora in avanti i cani, i gatti e i conigli potranno soltanto essere dati in adozione.

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Quello di sensibilizzare sul versante delle adozioni, pur mantenendo in auge la possibilità di rivolgersi agli allevatori di animali, avrebbe iniziato a giocare un ruolo chiave affinché si possa pienamente garantire il benessere degli animali. E quanto più a negare, al contempo, la possibilità – qualora il soggetto ne fosse anche inconsapevole – che molti futuri padroncini possano ritrovarsi a voler “acquistare” un cucciolo o un esemplare adulto che è deriva di questi inadeguati meccanismi di accoglienza e crudeli dinamiche finora consentite.

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Si prevede inoltre che, a partire dalla sua entrata in vigore – il prossimo dicembre 2024 – si potrebbe presentare anche una consecutiva decrescita delle spese veterinarie insorte per far fronte a problematiche annesse a ciò che si impegna di combattere tale divieto.

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