Cani e islam, la donna che sfida la sua religione per i randagi

Cani e islam, la donna che sfida la sua religione per i randagi

randagi
La musulmana che a Sekopang si prende cura dei randagi

Un angelo dei 4zampe che sfida la religione islamica salvando i cani.

Per i musulmani i cani sono esseri impuri. Per questo chi è di questa fede dovrebbe tenersi a distanza dai cani. Figuriamoci se invece a farlo è anche una donna di religione islamica che osa sfidare i tabu imposti dal proprio culto per aiutare i cani. L’amore è la fede più elevata che guida questa donna di 35 anni di nome Desy Marlina Amin, residente a Sekopang, nelle Isole Riau, in Indonesia.

La giovane donna si occupa quotidianamente di queste creature che hanno bisogno, arrivando a gestire 44 gatti e 25 cani, salvati anche dal commercio illegale della carne di cane. La storia della musulmana che salva i randagi era rimbalzata sulle pagine dei quotidiani di tutto il mondo.

“Posso anche risultare una minaccia perché è considerato un essere impuro per l’Islam. Indosso il velo ma tengo un cane tra le braccia. Ci sono persone alle quali non piace che si diffondano le mie fotografie altre che mi considerano una pazza”, racconta Desy, spiegando di ricevere quotidianamente messaggi di minaccia sul suo profilo facebook.

Musulmana salva i randagi, la solidarietà in tutto il mondo

Lei continua ad agire nel modo migliore, indifferente al giudizio degli altri: “Per dio sono affari miei”, ha chiosato la giovane e coraggiosa trentenne. Agire nel bene e in modo coerente è quello che conta per Desy.

La sua storia è un simbolo di coraggio e molte organizzazioni animalisti e gruppi su facebook la sostengono nelle sue azioni. Infatti, recentemente è stato condivisa una fotografia di Desy con una breva descrizione della sua storia e delle sue scelte coraggiose. L’immagine è diventata virale ed è stata visualizzata da milioni di persone in tutte le lingue.

“Abbiamo bisogno di molte persone come Desy, non solo in Indonesia, ma in tutto il mondo”, commentano i migliaia di utenti che condividono la fotografia di questa giovane musulmana con il velo e un cane randagio tra le braccia.

La magia e il potere della rete serve anche a questo. Esprimere la solidarietà e sostenere delle persone che spesso si trovano da sole ad affrontare a volte ostacoli più grandi di loro per una giusta causa.

C.D.

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