Ancora una volta c’è un episodio che coinvolge dei cani avvelenati in provincia di Agrigento. Sono ben cinque i quattrozampe ammazzati in poche ore.
Purtroppo al mondo non ci sono soltanto persone che tengono a cuore le sorti degli animali. Ovunque ci si rechi, sarà possibile anche venire sempre a conoscenza di qualche mostro che si diverte a torturali ed a maltrattarli, sfruttandoli o facendo loro anche di peggio per i propri sporchi e loschi interessi. E questo è proprio quanto è accaduto a Raffadali, un paese situato non lontano da Agrigento.
L’area inglobata nella provincia della città siciliana è stata tra le più martoriate degli ultimi mesi, per quanto riguarda l’avvelenamento di cani randagi. Ora giunge notizia di un nuovo caso del genere, l’ennesimo. Stavolta sono caduti sotto i colpi dei mostri cinque poveri, sfortunati quattrozampe che vivevano per strada.
La causa sembra essere stata l’ingestione di cibo contaminato da sostanze nocive. Non ci sono ancora conferme in tal senso ma pare ci siano tutti i prodromi per poterla pensare così. Del resto i cinque cani sono morti tutti nel giro di un breve lasso di tempo, e tutti a poca distanza gli uni dagli altri. Gli animali sono stati rinvenuti privi di vita nelle campagne che circondano il centro della località agrigentina.
Ed allo stesso modo è sparito nel nulla un branco di randagi che venivano avvistato solitamente tra le strade locali e che risultava assolutamente innocuo. Si ignora ora quale sia la sorte della sua decina circa di componenti. L’associazione ‘Itaca di Argo’ si è fatta sentire sulla vicenda dei cani avvelenati e su quella della sparizione del branco. L’invito come al solito è quello di sterilizzare i propri animali e di riuscire a far capire a certa gente che anche loro hanno diritto a vivere in maniera dignitosa.
Ma anche le istituzioni locali dovrebbero impegnarsi a fare di più, con politiche adeguate ed una corretta campagna di informazione e di prevenzione. Sempre in provincia di Agrigento, come detto, nei mesi scorsi erano state scovate delle polpette avvelenate disseminate sul territorio, che avevano causato alcune vittime a quattro zampe. Le associazioni animaliste del posto, di recente, hanno denunciato la difficoltà nel poter mettere in pratica degli aiuti con efficienza. Troppi i casi di abbandono.
A.P.
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