Da un anno erano i vicini a dare da mangiare ai due cani abbandonati, dopo che l’inquilino è stato sfrattato: l’associazione si scaglia contro il comune.
Quando una famiglia è in difficoltà economica, i primi a pagarne le spese sono gli animali domestici, cani o gatti che siano. A Ponticelli, paese situato in provincia di Pisa, da quasi un anno i vicini di casa si stanno prendendo cura di due cani abbandonati, rimasti lì dopo che il ragazzo è stato sfrattato dall’abitazione dove viveva in affitto e aver dichiarato di non riuscire più a prendersene cura.
Nell’abitazione ormai abbandonata, dove il proprietario è stato sfrattato, si trovano due cani abbandonati. L’ex inquilino aveva costruito dei recinto dove tenerli e adesso sono i vicini di casa che a turno vanno a dare da mangiare a questi poveri animali lasciati soli. L’Enpa di Pisa si è fatta avanti per denunciare al comune di Santa Maria a Monte l’ormai situazione che si protrae dal dicembre scorso.
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“In pratica l’inquilino se n’è andato a dicembre scorso lasciando i cani lì dov’erano – ha spiegato la portavoce dell’Enpa di Pisa – affermando di essere in difficoltà economica e quindi di non potersene più prendere cura. Tuttavia, in base alla legge regionale 59 del 2009, che fissa le regole di detenzione degli animali domestici, se il proprietario va via dalla sua dimora e lascia i cani dove abitava prima può essere catalogato come reato di abbandono”. In base a questa legge, l’Enpa ha fatto firmare all’ex proprietario la rinuncia di proprietà dei cani ad agosto, la quale è stata protocollata e consegnata presso il Comune, che di fatto sposta la responsabilità dall’ex inquilino al Comune stesso. Di fronte a grosse difficoltà, infatti, una persona può rinunciare alla proprietà del proprio animale domestico, sempre secondo la legge. In base a questo, poi il comune trasferisce i cani presso il canile di competenza.
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Il Comune sarebbe dovuto intervenire dopo 15 giorni, ma ad oggi, dopo 3 mesi, i due cani si trovano ancora presso l’abitazione di Ponticelli. Da qui è nata la protesta dell’Enpa contro il Comune di Santa Maria a Monte, che da mesi ignora la situazione. L’istituzione comunale afferma di aver fatto svariati sopralluoghi, anche in presenza del veterinario dell’Asl, constatando che i due animali sono in buona salute nonostante non siano accuditi secondo le normative vigenti. Per questo motivo, la polizia municipale ha presentato una sanzione nei confronti dell’ex inquilino. Se il Comune trasferirà i due animali in canile non è ancora certo, sta di fatto che se non fosse per i volontari Enpa e dei vicini, i due cani starebbero patendo la fame e la sete. La legge però è chiara, dal momento che il proprietario ha rinunciato, è il Comune che dovrebbe farsene carico per avviare il processo di riadozione.
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