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Simpatico cane vende invitanti bottiglie per i suoi amici a quattro zampe

Un simpatico cane di piccola taglia vende delle invitanti bottiglie: il loro gustoso contenuto è destinato ai suoi amici a quattro zampe.

Il bassotto alla vendita (Facebook Juan Carlos Villarreal – Amoreaquattrozampe.it)

Un curioso esemplare di bassotto si diletta simpaticamente nella vendita – ad personam – di bottigliette ritenute dal salvifico contenuto. Il cagnolino di piccola taglia diventa presto lo sponsor di un’iniziativa che potrebbe divenire sempre più gettonata nei prossimi mesi. Non resta che scoprire di cosa si tratta e quale sia l’obiettivo principale di tale scommessa.

Un simpatico cane vende invitanti bottiglie di cibo per i suoi amici a quattro zampe meno fortunati

Eccovi “bottigliette di alimenti da mettere nella tua borsa”. Il bassotto si serve pubblicamente di questo slogan per invitare il più elevato numero possibile di persone a non rinunciare alla sua imperdibile offerta. Con 25 dollari puoi acquistare fino a 8 bottigliette. Ciascuna di esse vede al suo interno moltissimi croccantini. Lo scopo dell’acquisto? Quello di avere sempre il cibo giusto nel caso in cui, sul nostro cammino, ci capitasse di incontrare un cane randagio. 

Il cartello illustrativo (Facebook Juan Carlos Villarreal – Amoreaquattrozampe.it)

La missione del Bassotto – divenuto virale dopo la pubblicazione su Facebook, lo scorso 11 agosto – si è presentata agli occhi di molte persone come un bellissimo simbolo di solidarietà tra cani. E, in particolare, verso tutti quei pelosetti che – differentemente dal tenero bassotto – non hanno la fortuna di vivere sotto un tetto che sia in grado di rassicurarli e di garantirgli tutti ciò di cui hanno bisogno.

Assieme al bassotto viveva – fino a meno di un mese fa – un altro cagnolino altruista di nome Pitin. Il bassotto, infatti, non è solo ma vive con molti altri esemplari di quattro zampe compatibili con la sua razza all’interno della sua casa adottiva. Fra questi c’è anche la nipote di Pitin, che ha da poco dato alla vita una bellissima cucciolata. Oltre a mettersi al servizio altrui, alcuni dei pelosetti di casa sono grandi appassionato di calcio e indossano – come lo stesso Pitin – la divisa del Santiago riempiendo così d’orgoglio ciascun membro della loro famiglia di umani.

Pitin in divisa (Facebook Juan Carlos Villarreal – Amoreaquattrozampe.it)

Eppure, nonostante la trovata del cagnolino sia riuscita a suscitare una notevole simpatia negli utenti che hanno preso coscienza della sua iniziativa, tramite il profilo Facebook della sua mamma umana, non tutti si sarebbero trovati d’accordo con tale scelta. La decisione di riservare del cibo, da donare ai cagnolini meno fortunati, ha provocato alcune valutazioni da un altro punto di vista.

Secondo quanto affermato a denti stretti da un utente la modalità d’aiuto scelta implicitamente dal premuroso bassotto sarebbe soltanto un provvisorio palliativo alle difficili condizioni di vita dei cani randagi, destinate a durare per tutta la loro esistenza se nessuno è disposto a fare qualcosa in più oltre a dare loro del cibo. L’utente sostiene che sarebbe molto meglio “adottare e prendersi cura” di un cane randagio in casa propria “piuttosto che continuare ad aumentare la sua sofferenza per strada“.

Gli apprezzamenti, ad ogni modo, sembrano superare le riflessioni più critiche alla solidale iniziativa: per un totale – finora – di oltre 118mila “mi piace”. Stando ad uno dei più recenti parere positivi rilasciati di risposta all’attività del bassotto: quella di vendere le bottigliette di croccantini sarebbe senza dubbio una “buona idea“. L’utente afferma di voler “andare in giro con la mia bottiglietta nella borsa” dal momento che “c’è sempre” più di un pelosetto che “là fuori” è solo e affamato.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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