Sta facendo molto discutere il caso di un cane ucciso da un poliziotto mentre quest’ultimo era impegnato in un arresto. L’animale lo stava aggredendo.
Un funzionario dei Carabineros cileni ha ucciso un cane in seguito alla concitazione per un tentativo di arresto nel comune di Quilicura. Siamo a due passi da Santiago, la capitale del Cile. Le immagini estrapolate da una telecamera del circuito chiuso di sicurezza non lasciano spazio a dubbi. Le forze dell’ordine si sono messe alla ricerca di un uomo – il quale aveva minacciato un’altra persona di morte – quando l’animale ha cominciato ad abbaiare con insistenza. Il cane ucciso stava latrando contro l’agente, cercando anche di morderlo diverse volte mentre questi lottava contro il malintenzionato. Ad un certo punto l’agente ha tirato fuori la sua arma di servizio e ha sparato all’animale, che non è morto immediatamente. Attraverso i social network è stato diffuso il filmato che ha ripreso la scena. Ad aprire il fuoco è stato un caporale della 49/a stazione di polizia di Quilicura.
Sono poi stati diffusi ulteriori dettagli sulla vicenda. Secondo le istituzioni locali, alcuni uomini in uniforme stavano pattugliando quel settore quando è sorta una discussione tra due venditori ambulanti. Uno di loro ha minacciato l’altro con un bastone. A quel punto sono intervenuti i poliziotti, che hanno chiesto all’aggressore le generalità. Con lui c’erano alcuni cani, ed uno di questi si è mostrato particolarmente nervoso al cospetto dei Carabineros. Secondo Diego Rojas, capo della comunicazione degli stessi Carabineros, “il poliziotto cerca di spingerlo via con la gamba per allontanarlo, senza nuocergli. Poi avverte la morsa del cane e, sentendosi minacciato, tira fuori la pistola e spara all’animale per poterlo neutralizzare ed allo stesso tempo continuare con l’arresto dell’individuo”. Così, dopo aver ammanettato il venditore, gli agenti hanno preso l’animale per portarlo al più vicino veterinario comunale. Lì però è morto, come specificato da Rojas.
Ed ora il cane ucciso è stato già tumulato al locale cimitero comunale per gli animali. “Per tutti noi si è trattato di un fatto molto triste”. Sono poi seguiti dei numeri: “Nel corso del 2017 63mila persone sono state morse da cani, tra i quali 30 poliziotti, e tutti loro hanno rimediato lesioni di diversa gravità. Il capo della comunicazione dei Carabineros ha anche giustificato l’uso della forza bruta in queste situazioni: “Quando un agente si sente minacciato od in pericolo o avverte lo stesso per soggetti terzi, è legittimato ad usare l’arma che ha in dotazione. Anche in casi come questo”. Ed aggiunge che è importante considerare anche il contesto. Comunque le autorità stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di dare agli agenti anche armi non letali con le quali tenere a bada gli animali in vicende simili. Intanto il poliziotto in questione potrebbe subire una indagine disciplinare. un altro poliziotto aveva torturato un cane invece, in un’altra vicenda.
A.P.
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