Cane ucciso dal proprio padrone: questi ha addotto alla presunta pericolosità dell’animale, ma AIDAA non gli crede e chiede giustizia.
La vicenda di un cane ucciso sta scuotendo la comunità di Cornaredo, comune di oltre ventimila abitanti situato in provincia di Milano. L’animale è stato ammazzato dal suo padrone, che aveva tentato di nascondere quanto di orribile compiuto agli occhi delle autorità. L’uomo aveva infatti detto ai carabinieri della locale stazione che il cane ucciso, un Rottweiler di un anno e mezzo di età, si era scagliato contro la moglie ed i loro figli il giorno prima di rivolgergli contro 5 colpi di pistola. In aggiunta aveva affermato di essersi messo in contatto con un veterinario esprimendo estrema preoccupazione per un presunto comportamento aggressivo manifestato dal quattrozampe. Ma di tutto questo assolutamente niente era vero. Il colpevole ha preso il cane e lo ha portato in cantina adducendo ad una scusa.
Aveva detto di volergli fare una puntura con un medicinale consigliatogli dal veterinario. Invece una volta lì in totale solitudine ha estratto una pistola e ha scaricato cinque proiettili in testa al povero animale. Messo alle strette, questa crudele persona ha provato ancora una volta ad arrampicarsi sugli specchi, inventandosi che il cane ucciso lo avrebbe aggredito. Una circostanza difficile da pensare dal momento che poi ha ricevuto cinque colpi al capo, tutti ben assestati. E che difficilmente sarebbero potuti andare a segno con una tale precisione in una situazione di colluttazione. L’assassino è un 58enne e questa orribile vicenda si è verificata nel corso dello scorso fine settimana. Del fatto si è interessata AIDAA, ed il suo presidente, Lorenzo Croce, fin dal primo momento non ha creduto alla versione fornita dall’uccisore.
Croce lo ha denunciato alla Procura della Repubblica di Milano per i reati di maltrattamento ed uccisione di animale. “Quanto ribadito alle autorità da questo individuo onestamente non sembra essere per niente corrispondente alla verità. Per questo motivo abbiamo scelto di denunciarlo – afferma Lorenzo Croce al sito web ufficiale di AIDAA – e se pure il cane ucciso avesse avuto dei problemi legati ad una sua presunta aggressività, non era certo questo il modo di risolvere la cosa. Sarebbe dovuto essere affidato ad un comportamentista e non certo essere preso a colpi di pistola. Sono stati compiuti dei reati e se questa cosa verrà riconosciuta, chiediamo l’arresto di tale individuo. Chiunque uccida un cane così è un soggetto di una elevata pericolosità sociale e potrebbe fare lo stesso anche ad altre persone”. Nei giorni scorsi un altro cane era stato ucciso in circostanze davvero terrificanti.
A.P.
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