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Il cane tirava forte al guinzaglio per richiamare la sua attenzione: il ritrovamento sconvolgente

Il suo cane tirava il guinzaglio più forte del solito per cercare di avvertirla: il ritrovamento nel parco è stato sconvolgente.

Il ritrovamento del cane Apollo (Facebook – Impacto News)

Era il 29 novembre, ossia lo scorso martedì pomeriggio – quando Apollo, un cane di media taglia, avrebbe cercato in tutti i modi di attirare l’attenzione della sua padroncina. La quale, in quel momento, camminava come d’abitudine serenamente al suo fianco. Il quattro zampe ha voluto avvertirla di un’insolita presenza che si celava, durante il loro giro di routine, tra i cespugli di un parco poco distante della loro abitazione.

Il cane Apollo tirava forte al guinzaglio per richiamare la sua attenzione: il ritrovamento sconvolgente

La scoperta di Apollo (Facebook – Alternativa Caribe)

Stando al concitato racconto della testimone – poi accuratamente riportato “in esclusiva” anche dalle principali emittenti nazionali – la padroncina di Apollo avrebbe udito, intorno alle ore 18 di quel pomeriggio, un lamento costante. E ancor prima che la donna potesse comprendere da dove provenissero quelle flebili grida, il suo pelosetto l’avrebbe guidata – in fretta e furia – verso una sconcertante scoperta.

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Visto che Apollo stava letteralmente trascinandola dietro di sé, la donna avrebbe in seguito raccontato di aver nutrito in ogni istante il timore di cadere, ma che al contempo sentisse che una situazione di urgenza si stesse per presentare dinanzi ai loro occhi e di non poter tirarsi indietro.

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L’incredibile finale della loro storia si colloca parallelamente al temine della loro passeggiata, intrapresa per le vie di un residenziale quartiere situato a nord di Barranquilla, un’importante città della Colombia. Apollo – giungendo finalmente nel cuore del parco – ha infine svelato alla donna di cosa si trattasse. Ossia della presenza di un neonato abbandonato dalla propria mamma che giaceva al di sotto di una panchina, affamato e infreddolito, e coperto soltanto dei suoi abiti.

Dopo aver allertato le autorità e aver trovato qualcuno che potesse provvisoriamente nutrire il piccolo rimasto da solo al mondo – mettendosi in contatto con una giovane ragazza e neo-mamma che abita nella zona – la donna ha infine assistito rincuorata al trasporto del neonato – soprannominato, nel frattempo, da lei con il simpatico nome di Geronimo – nella struttura ospedaliera più vicina dedita all’accoglienza di bambini.

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Nei giorni successivi alla fortuita scoperta pare che la madre del piccolo si sia presentata agli inservienti dell’ospedale per svelare la sua identità. Ma che, date in primis le condizioni ad alto rischio in cui è stato ritrovato il neonato nel parco, quest’ultima potrebbe non facilmente riuscire ad accedere nuovamente la piena podestà del bambino. Si resta ora in attesa di ulteriori aggiornamenti sulla vicenda.

Giada Ciliberto

La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) - conclusosi nel 2020 presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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Giada Ciliberto

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