Un cane striscia le zampe per poter continuare a vivere e procurarsi un po’ di cibo: una donna gli cambia la vita dal momento che interviene. Una storia che insegna come l’aiuto, anche fosse l’ultimo, può essere di fondamentale importanza per svoltare un angolo, mai visto prima.
Di storie crude il mondo ne è pieno. Alcune volte non le conosciamo, altre ancora le affrontiamo, spesso ci giriamo dall’altra parte. Purtroppo non è un attacco, a tutti i costi, all’essere umano, ma la dura e nuda realtà. Siamo così indaffarati nelle nostre pochezze quotidiane, tra compere e corse, che non ci accorgiamo delle cose che contano davvero. Fortuna non siamo tutti così. Come lo testimonia la storia di oggi, di una donna che si ferma per soccorrere un cane. Quest’ultimo, per viere, non può far altro che strisciare le sue zampe posteriori. Lei, in poco tempo, riesce a cambiargli la vita in meglio. Un aiuto di vitale importanza.
Aiutare, senza aspettarsi nulla in cambio. Sembra essere un concetto superato, ma è solo quello che ci vuole far credere la macchina del capitalismo, quello più sfrenato. Quello che conosce solo la parola denaro, quello che dicono essere l’unico sistema in grado si sorreggere questo mondo, mentre, invece, lo fa a pezzi.
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Ma qualcuno, al di là delle parole, si ribella anche con i fatti, fossero anche i più piccoli, compiuti nel quotidiano. Come quello di una donna che, a un angolo della strada, mentre tutti proseguivano dritti, si è fermata per soccorrere un cane in evidente stato di malessere. Continuava a strisciare per cercare del cibo.
Le zampe posteriori, quasi sicuramente per una malformazione o infezione, erano state messe fuori gioco. La donna in questione, che rimane anonima nel nome, gli ha procurato subito del cibo. Poi, mentre lui si godeva la sua pappa, finalmente senza troppe fatiche da sopportare, ha deciso di compiere il secondo gesto.
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Finito il pasto, lo ha portato da un veterinario del posto, con l’aiuto di un’organizzazione del posto che si occupa di cani randagi. Insieme si sono sincerati delle cure e della riabilitazione del cane. Quest’ultimo, chiamato in un secondo momento col nome di Kuya Bon, è riuscito a riprendere in mano la sua vita. Ora è all’interno di un rifugio, al sicuro e presto potrà abbracciare una famiglia che si occuperà di lui.
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