Cane sbranato dai lupi
Era legato con la catena, ad una cuccia, all’esterno dell’abitazione. Esposto alle intemperie e a pericoli di vario tipo. In ultimo, l’aggressione di un branco di quatro lupi che non gli hanno dato scampo.
E’ quanto denuncia il titolare di un’azienda a Toano, in provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna. L’uomo ha raccontato che il suo cane, un segugio da lepre รจ stato dilaniato dai lupi.
“Erano quattro lupi, mio figlio li ha visti mentre davano gli ultimi colpi al cane e poi scappare. E non รจ il primo cane che perdiamo”, racconta Dante Raggioli.
Del povero cane sono rimasti pochi brandelli. Secondo la ricostruzione dei proprietari, l’aggressione si รจ verificata in tarda notte. “Abbiamo sentito le lamentele del nostro cane, nella notte non รจ che si possa uscire subito, il tempo di mettersi qualcosa addosso e i lupi se ne erano giร andati via”.
Purtroppo, denuncia l’agricoltore, non si tratta del primo episodio. Giร qualche anno addietro, Raggioli ha perso un altro cane sempre a causa dei lupi.
“Era un cane a cui ero molto legato, e di buon valore, un segugio da lepre. Lo tenevamo bene, allโaperto, con la catena e la cuccia coperta, eravamo molto legati a lui e questa perdita รจ pesante”.
Un fatto che riporta in primo piano il tema dei lupi, degli ibridi e dei cani selvatici che per gli allevatori sta diventando sempre piรน cruciale. Gli esemplari si avvicinano sempre piรน nei pressi delle abitazioni. Una presenza costante con la quale ricominciare a convivere. Purtroppo non รจ sempre facile e lo stesso Raggioli teme per la propria famiglia.
I cani come molti altri animali sono considerate delle prede per i lupi. Come dimostra anche un recente filmato in cui in Abruzzo un cane scappa da un attacco di lupi.
Gestione dei lupi e assenza di una strategia
Timori e pareri contrastanti tra chi vive con la paura e chi difende i lupi. L’arrivo dei lupi non รจ confortante per gli abitanti. Tuttavia, la scarsitร di cibo e le stagioni di siccitร e di gelo portano le specie selvatiche ad avvicinarsi sempre piรน a luoghi dove individuare del cibo.
Risultato? Troppe volte c’รจ chi preferisce risolvere la questione in modo fai da te, cacciando i lupi, mettendo trappole illegali e colpendo specie protette.
Purtroppo anzichรฉ risolvere la situazione condannando a morte la specie, le istituzioni dovrebbero pensare a delle strategie di contenimento e di monitoraggio. In base alle stagioni e alle problematiche scaturite dalle condizioni climatiche avverse, pianificare programmi per mantenere i predatori nelle aree distanti dalle abitazioni. Ad esempio, introdurre specie predate dai lupi e che non siano vittime della caccia. Proprio d’inverno, stagione in cui scarseggia il cibo, รจ consentita la caccia. Avviare programmi per alimentare i predatori mantenendoli nelle loro aree.
L’allarme lupi รจ stata anche lanciata da Coldiretti in Toscana secondo la quale tra il 2014 e il 2016 ci sono state ben 1200 richieste d’indennizzi da parte degli agricoltori per attacchi di lupi, ibridi e cani inselvatichiti. La stessa confagricoltura ha annunciato di voler lanciare una petizione europea per contenere il numero dei lupi.
Eppure, una risposta ci sarebbe. A livello sperimentale in alcune regioni esposte ai lupi sono stati introdotti i pastori maremmani e abruzzesi per la guardiania. Di sicuro, un povero segugio legato a catena aveva ben poche possibilitร di sopravvivere ad un tale attacco. Senza via di fuga.
C.D.