Litorale di Roma, Fregene: Il cane salva il bambino dall’annegamento

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By Davide

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Sul litorale romano, esattamente a Fregene, un bambino da poco entrato in mare è stato tratto in salvo dall’assistente bagnanti e dal suo strepitoso cane.

cane bambino mare fregene
Un cane-bagnino in azione (Foto Adobe Stock)

Appena entriamo nelle acque dei nostri litorali marittimi, soprattutto durante il periodo estivo, quando il “bagno al mare” è quasi più un “obbligo” che un piacere, dobbiamo prestare sempre molta attenzione. Non solo per la questione del coronavirus, che tanto ha attanagliato le nostre vite nell’ultimo periodo, ma anche per il pericolo che il mare stesso porta.

Onde, insenature, vortici e mulinelli possono causare, e hanno causato in passato, morti improvvise, che portano con sé tanto dolore ma anche tanta rabbia per un accaduto che si poteva di certo evitare. Prudenza: è quella che ci vuole e che viene richiesta dagli addetti ai lavori, soprattutto se in mare c’è un bambino o una bambina. Si sa: i bambini sono amanti del pericolo e, spesso, non conoscono la parola “paura”. Si buttano, nel vero senso della parola. Ma nel buttarsi, come poc’anzi detto, il rischio è dietro l’angolo. Stesso rischio, di perdere la vita, accaduto ad un bambino su un litorale di Roma: Fregene. Per fortuna i soccorsi son prontamente arrivati… con tanto di cane in mare.

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Fregene, il bambino rischia di perdere la vita: in mare, a salvarlo, c’è anche un cane

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Il salvataggio in acqua di un cane bagnino (Foto Adobe Stock)

I nostri cari amici a quattro zampe. A volte protagonisti di video o situazioni divertentissime. Altre immersi in un vero e proprio salvataggio. Siamo a Fregene, litorale laziale frequentato da molti abitanti di Roma. Un bambino entra in acqua, ma dopo pochi minuti viene risucchiato in modo violento. A soccorrerlo c’è Deborah Cappelletti, assistente bagnanti, e Axel, il cane sempre pronto a tuffarsi in acqua agitate per salvare vite umane. Entrambi con il brevetto della Federazione Italiana Nuoto – Salvamento.

I due, sempre in coppia, si son gettati tra le onde per soccorrere il bambino in vivissime condizioni di difficoltà, salvandolo da un sicuro annegamento. Il piccolo, poi, è stato portato sul bagnasciuga con le appropriate tecniche di approccio e recupero “corpi”, fortunatamente, in questo caso, ancora vivi.

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Ricordiamo infine che l’unità cinofila della Fin-Salvamento Deborah Cappelletti-Axel fornisce abitualmente il servizio di assistenza bagnanti proprio presso lo stabilimento del Ministero della Difesa di Fregene. Un “bravo” ad entrambi. Per questo coraggioso intervento e per il successivo salvataggio di una piccola vita che poteva “perdersi” in un “goccio di mare”.

 

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