Il cane di Michele era stato rubato a febbraio e dopo quasi un anno i due si sono potuti riabbracciare grazie al microchip. Tutta la storia.
Il dolore che si può provare durante l’assenza del proprio animale è davvero grandissima. Lo è ancora di più se si è consapevoli che l’animale soffre di patologie per cui sono necessarie delle cure specifiche e senza il quale potrebbe rischiare di morire. Michele è un ragazzo a cui nello scorso febbraio è stato sottratto il suo amato cane malato di leishmaniosi. Nonostante le numerose e incessanti ricerche di lui non c’era alcuna traccia. Finalmente però dopo quasi un anno avviene il miracolo: il cane era stato trovato e identificato grazie al microchip.
Da quasi un anno un ragazzo ha vissuto nella speranza di poter riabbracciare il suo amato cane e quando tutte le speranze sembravano ormai perse è avvenuto il miracolo.
Michele è il padrone di un dolcissimo rottweiler di 6 anni da cui è stato separato per quasi un intero anno. Nel febbraio del 2022 Ronnie, il nome del cane, era stato rubato da qualcuno mentre l’animale si trovava in una recinzione insieme ad un altro quattro zampe.
Qualcuno ha deciso di fare irruzione, di sottrarre entrambi i cani e di portarli via dall’amore dei loro padroni.
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Non appena Michele e l’altro ragazzo si sono accorti di ciò che era accaduto, hanno iniziato da subito le ricerche per poterli ritrovare, ma purtroppo pochissimo tempo dopo è arrivata la prima terribile notizia. Lamù, cane che si trovava nella recinzione insieme a Ronnie, è stato ritrovato senza vita lungo una strada provinciale.
A quel punto la preoccupazione per Ronnie era cresciuta a dismisura, anche perché il Rottweiler è affetto da leishmaniosi e necessita quotidianamente di una medicina.
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Michele dal giorno della scomparsa del suo amato quattro zampe ha fatto davvero di tutto per riuscire a ritrovarlo, dal passaparola agli annunci sui social. Ciò che per lui era davvero importante, oltre ovviamente a poterlo riabbracciare, era che il cane venisse curato per la sua malattia.
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Quando ormai però ogni speranza sembrava essere andata perduta, a Michele è arrivata una chiamata. Probabilmente la chiamata più bella che potesse ricevere.
Una donna poco tempo prima aveva trovato per strada un cane che vagava da solo e per paura che potesse accadergli qualcosa ha deciso di portarlo in casa e di rivolgersi ad un veterinario per conoscere le sue condizioni di salute. Qui ha scoperto che il cane era affetto da leishmaniosi e ha quindi provveduto a comprare e somministrare le medicine per poter tenere sotto controllo la malattia. Dal controllo, oltre alla scoperta della malattia, è anche emerso che il cane era in possesso del microchip e grazie a questo sarebbe stato possibile rintracciare il proprietario. E così è stato! Una volta ricevuti i dati, Michele è stato immediatamente contattato e ha potuto così riabbracciare il suo Ronnie dopo 290 lunghissimi giorni di separazione. (G. M.)
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